Interviste post finale Juniores Tor di Quinto-Vigor Perconti: la parola ai protagonisti

Interviste post finale Juniores Tor di Quinto-Vigor Perconti: la parola ai protagonisti

di Paride Roncaglia
(foto di © Gian Domenico SALE – www.photosportiva.it)

INTERVISTE INTEGRALI

Basili Mister TDQ

Innanzitutto che ne pensi della stagione in generale. “Stagione spettacolare. Abbiamo lavorato duro tutto l’anno e oggi abbiamo coronato la stagione. Ringrazio Valentino Vergari che ha guidato fino alla fine questa squadra, lo ringrazia tutta la società e lo ringraziano i giocatori”.

Una vittoria sudata, partita combattuta. “Una partita sofferta, combattuta. Le due squadre credo si siano affrontate a viso aperto. Una partita bella, a tratti spettacolare”.

Verso la fine della partita ha sostituito Fofi con Gallani per dare più spinta in avanti? “No in realtà è un cambio tra punta e punta, volevo mettere forze fresche in campo che possono sempre aiutare, soprattutto in momenti del genere. Un cambio per motivi fisici e non tattico visto che i due ragazzi quasi si equivalgono”.

Il TDQ non vinceva il titolo regionale dal 2011. Cosa vuol dire per te questo successo? “Vuol dire molto perché di solito la vittoria della Juniores ha spesso aperto grandi cicli, l’ultima volta abbiamo poi conquistato una sfilza di finali. È stato molto importante riportarlo a casa e anche di buon auspicio per le prossime stagioni”.

Si parla sempre del collettivo, ma oggi il vostro portiere ha fatto la differenza. È stato concentrato fino alla fine, è un grandissimo portiere. L’ha dimostrato soprattutto ai calci di rigore, con personalità ha aspettato fino all’ultimo ed è riuscito due volte ad arrivare sul pallone”.

Mister Vigor – Francesco Bellinati

Partiamo dall’inizio. Come mai hai deciso di cambiare rispetto alla semifinale: Kone davanti al posto di Taormina e Sanesi dentro a centrocampo? Sabato la squadra pur vincendo 3-0 non aveva equilibri, non mi è piaciuta per niente e oggi giocare in quel modo ci avrebbe fatto rischiare nelle ripartenze dove loro sono molto bravi, hanno un attacco più importante rispetto a quello del Pro Roma. Abbiamo quindi cercato di impedire di far arrivare ai loro due attaccanti palle giocabili e credo ci siamo riusciti perché nei 90 minuti abbiamo rischiato pochissimo. Se fossimo stati più cinici e anche più fortunati adesso staremmo a parlare di una partita diversa.

Nel secondo tempo c’è stato un gol annullato che è apparso a tutti regolare. “È apparso a tutti regolare, ma tanto non cambia nulla. Fuorigioco o no il Tor di Quinto ha vinto la partita. È inutile recriminare su una situazione, se il guardalinee ha visto bene è stato bravo, altrimenti abbiamo perso una finale che, in quel momento della partita, non meritavamo di perdere”.

A parte la sconfitta nella finale di oggi, in generale che ne pensa della stagione nel complesso? “La stagione è comunque positiva, perché comunque arrivare a giocarci una finale è sempre qualcosa di positivo. Probabilmente abbiamo pagato qualcosa dall’inizio dell’anno. Ci serva da lezione per il prossimo anno per tornare a giocare una finale e a farlo diversamente”.

Capitano TDQ – Alessandro Desideri

Che significa per te questa vittoria? “Io sono qui da quasi dieci anni e fino ad adesso purtroppo non ero mai riuscito a vincere nulla. Per me la vittoria è stata sempre una grande obiettivo da dover raggiungere, lo volevo con tutte le mie forze. Quest’anno abbiamo una grande squadra quindi era destino, dovevamo vincere noi. C’è stata una preparazione dietro di alto livello, ce la siamo meritata”.

Avete dominato il girone, nei turni precedenti alla finale. Oggi avete trovato la Vigor, un avversario forte, tosto con una grande tradizione negli ultimi anni. Come è stato affrontarli e secondo te dove l’avete vinta la partita? “Affrontare la Vigor è sempre una cosa difficile. È una grande società con qui combattiamo quasi tutti gli anni per la vittoria finale. Credo la partita l’abbiamo vinta a livello fisico, siamo rimasti più lucidi ai calci di rigore, loro erano molto stanchi anche alla fine dei supplementari. La testa ci ha fatto vincere”.

Ti faccio una domanda su un compagno. Quanta differenza ha fatto il vostro portiere? “È un mezzo matto (ndr. Ride). A parte gli scherzi oggi è stato concentrato per tutta la partita, si è comportato bene. Ci ha messo tanta sicurezza, ma noi abbiamo tanti altri giocatori forti: Meledandri, D’Andrea. La squadra è completa, è come una famiglia, una grande famiglia che ha raggiunto un grande titolo”.

Che emozione hai provato a giocare con tanta gente sugli spalti, in uno stadio abbastanza importante come questo? Se da una parte è emozionante, dall’altra ti condiziona. Senti tante cose mentre giochi e questo può deconcentrarti rispetto alla partita. Però vincere, andare sotto i propri tifosi.

 

Lorenzo Petrucci

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