La storia di Davide Zappacosta: la semplicità di un sogno realizzato

La storia di Davide Zappacosta: la semplicità di un sogno realizzato

di ALESSANDRO IACOBELLI

Umiltà, dedizione, impegno. Tre peculiarità apparentemente banali ma imprescindibili per vivere. Il mondo del calcio, ormai fin troppo convenzionale e condizionato dai miliardi che girano senza limiti, regala però qualche vicenda genuina. Quella di Davide Zappacosta è tutta da raccontare.

Nato a Sora l’11 giugno 1992, eredita la passione per il calcio dal padre Roberto (ex attaccante talentuoso ed ora allenatore). La trafila delle giovanili sorane è rapida e soddisfacente. Il ragazzo cresce e, pian piano, migliora in ogni ambito. Dagli Allievi Regionali alla convocazione in Prima Squadra il passo è breve. Nel 2010 giunge la corte pressante dell’Isola Liri che riesce ad assicurarsi le sue prestazioni. Mister Alessandro Grossi nota i margini di maturazione e, con coraggio e convinzione, lo lancia sul terreno di gioco. Sugli spalti dello stadio “Nazareth” gli osservatori dell’Atalanta appuntano sul loro taccuino quel gracile ma rapidissimo esterno. Il calcio dei grandi spalanca quindi le porte al buon Davide. Una stagione in Primavera per poi passare in prestito all’Avellino in Lega Pro. Tre ottime annate con presenze in quantità industriale e prove lodevoli in terra campana con annessa promozione in cadetteria. L’Atalanta decide allora di raccogliere i frutti coltivati e riporta a casa il gioiellino. La bellezza di 29 presenze, con un gol siglato, cambiano l’esistenza di Zappacosta. Il Torino di Urbano Cairo strappa ai nerazzurri il cartellino del terzino volsco. Nel 2015-2016 si alterna con Bruno Peres, mentre la stagione successiva si scatena liberamente sul binario destro. Avanti e indietro senza soluzione di continuità. I traversoni calibrati per il “Gallo” Belotti sono autentici regali da scartare per trafiggere i portieri avversari.  Al cospetto del Chievo Verona firma una rete da cineteca con un missile imprendibile per Sorrentino. Nel frattempo Davide diventa un perno fondamentale anche della Nazionale italiana.

Al culmine di una torrida estate, il mercato sgancia una autentica bomba. Il sodalizio granata infatti conclude, a fari spenti fino all’ultimo, una sontuosa trattativa con il Chelsea. Zappacosta passa dunque ai Blues su espressa richiesta di mister Antonio Conte. Il pubblico dello Stamford Bridge attende ora con trepidazione le scorribande impazzite di un giovane partito dagli Allievi Regionali del Sora.

Sì è vero, con semplicità un sogno può diventare realtà. Una realtà di uno sport romantico ormai perduto.

Nella foto il giornalista Alessandro Iacobelli in compagnia di Davide Zappacosta

Redazione

Il sito del settimanale 'Nuovo Corriere Laziale' testata che segue lo sport giovanile e dilettantistico della regione Lazio.

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