Cultura, Etoiles filantes: dal 31 gennaio al 18 marzo 20 opere esposte al Mattatoio

Cultura, Etoiles filantes: dal 31 gennaio al 18 marzo 20 opere esposte al Mattatoio

di GIordana LA MENDOLA

Venti nuove opere che si aggiungono a quelle  dellesposizione realizzata a Nizza al Musée Masséna nel 2017, opere ritraenti volti e figure di bambini deportati da Roma e dall’Italia e mandati nei campi di sterminio nazisti. Questa è la mostra ‘Étoiles filantes’ di Mauro Maugliani, che fa parte di Memoria genera futuro, inaugurata al Mattatoio di Roma e visitabile dal 31 gennaio al 18 marzo.

La mostra è stata organizzata dalla comunità ebraica di Roma in collaborazione con l’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, è patrocinata dall’Ambasciata di Francia, dalla Métropole Nice Côte d’Azur, Union des Communautes Juives Côte d’Azur – Corse e Yad Vashem Nice Côte dAzur.

Per la realizzazione di questi lavori ex novo, lartista si è documentato attraverso le immagini e le foto dell’epoca fornite dallArchivio Storico della Comunità Ebraica di Roma, dalla Fondazione Museo della Shoah e dal CDEC. La mostra si presenta come una grande installazione in cui dallo spazio buio emergono i ritratti dei bambini. I ritratti sono ridotti al bianco e nero.

All’evento hanno partecipato il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, il presidente Ruth Dureghello, il vicesindaco e assessore alla crescita culturale Luca Bergamo, l’Ambasciatore francese in Italia Christian Masset, l’assessore alla cultura Cer Giorgia Calò e lassessore alla cultura di Nizza, Robert Rou.

Il lavoro è iniziato circa un anno e mezzo fa a Nizza. Parlare della memoria e della Shoah, è difficile”, dice lartista. “Parte da lontano, è soprattutto una mia necessità, doveva uscire da me. Il ‘problemaera come raccontarlo, e quindi iniziai questa avventura assieme alla comunità ebraica. Sono entrato nella storia di ciascuno di questi bambini. Per me era fondamentale la memoria

Sono contenta per almeno 3 motivi: per prima cosa limpegno della comunità in termini di memoria. La seconda cosa la grande collaborazione che in questa mostra si realizza e la terza ragione è che attraverso queste opere darte questi bimbi rivivono due volte, ha detto Ruth Dureghello nel corso della mostra.

Luca Bergamo, vice sindaco di Roma Capitale, ha aggiunto:Questa mostra qui, in modo diverso, e tante delle cose che stiamo facendo insieme giorno per giorno, rappresentano questo bisogno profondo di pensare e di cercare di capire il mondo in cui siamo”.

Redazione

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