Le prime parole di Andrea Moscatello da DS della Petriana: “La Petriana un pezzo della mia vita. Lavoriamo per la crescita dei nostri giocatori”

Le prime parole di Andrea Moscatello da DS della Petriana: “La Petriana un pezzo della mia vita. Lavoriamo per la crescita dei nostri giocatori”

Di Paride Roncaglia

La Petriana Calcio pianifica la stagione che verrà e come prima cosa ha deciso di cambiare per quanto riguarda la figura del Direttore Sportivo. Qualche settimana fa il comunicato di cessazione dei rapporti con Natalia, protagonista nella bella annata appena conclusa.
Il sostituto direttamente in casa. Infatti la scelta è ricaduta su Andrea Moscatello, ex mister proprio alla Petriana. Di seguito le sue parole in una piccola intervista al Corriere Laziale.

Andrea cosa ci dici delle tue esperienze prima di essere chiamato a ricoprire il ruolo da DS? Ho allenato in Petriana per 9 anni, fino a quando la società si è trasferita a Primavalle. Poi per varie vicissitudini, cose che succedono in uno sport come il calcio, sono andato via.
Nell’ultima stagione ho all’allenato alla Tevere Roma i Giovanissimi e contemporaneamente ho ricoperto un ruolo nello staff dirigenziale.
Io nasco allenatore e sono alla prima esperienza come Direttore Sportivo, ma sto cercando di calarmi nella parte e soprattutto di mettercela tutta per dare un qualcosa in più a questa società.

Quando e come è arrivata la proposta? Sono stato contattato circa un mese fa dai vertici della società e sono subito rimasto contento della proposta. La Petriana è un pezzo della mia vita e per me è stata una gioia immensa ricevere questo incarico. So di poter avere a che fare con gente in gamba, che rema dalla stessa parte e che conosco da molti anni. Sono solo 20 giorni che ricopro questo ruolo, ma sono veramente contento di quanto stiamo facendo per costruire la stagione che verrà.

Da direttore hai a che fare con genitori e squadre vicine… Sono andato a parlare con le società intorno con le quali abbiamo scelto la strada della collaborazione per aiutare i ragazzi a crescere. Se i ragazzi stessi vogliono andare via per giocare, ad esempio, un campionato Élite, noi non abbiamo problemi.
Detto questo voglia invertire la tendenza: al giorno d’oggi non si lavora più sul ragazzo, si pensa solamente al campionato élite o alle vittorie. Noi siamo e dobbiamo essere esattamente il contrario.
Dobbiamo lavorare mettendo la crescita dei nostri giocatori al primo posto.

Tanti cambiamenti nel parco allenatori…
Abbiamo tenuto Alessandro Fontana e Emiliano Di Tella che, sopratutto il secondo, il quale ha portato i 2004 al 4° posto, hanno fatto bene nella scorsa stagione. Abbiamo per il resto preso tutti allenatori ambiziosi.
Partendo da chi allenerà i 2005, Fabio Scanu. Un ragazzo giovane, laureato, appassionato di calcio. Arriva dalla Boreale, dove ha vinto con la Juniores Primavera. Dovrà partire con un gruppo completamente nuovo, dovrà lavorare sodo, ma sta già creando empatia con i ragazzi, li ha anche portati a cena.
Passo poi per Cristian Bini che allenerà gli allievi 2003. Qui c’è un po’ di incertezza rispetto alla categoria che si andrà ad affrontare, infatti c’è una possibilità che la squadra possa di nuovo partecipare al regionale. Anche Cristian è un ragazzo molto giovane, cresciuto come allenatore in Petriana con la scuola calcio. Nell’ultima stagione è arrivato terzo con i Giovanissimi 2004 della Boreale. L’abbiamo scelto perché crea empatia con il gruppo, ma anche perché è valido sotto il punto di vista tecnico/tattico.
Dulcis in fundo Massimo Fiumicini il quale allenerà la Juniores 2000-2001. Lui è un allenatore navigato, mi sento di dire specializzato con i ragazzi più grandi d’età. I giocatori lo hanno già conosciuto e sembrano molto contenti della scelta. Ha dei valori importanti e può fare davvero bene.

Cosa ti aspetti da questa stagione ed eventuali obiettivi? Dobbiamo divertirci. Mantenere le categorie agonistiche e lavorare per migliorare la scuola calcio che rimane fondamentale per la crescita della società.
Se riuscissimo ad avere 5 categorie nei regionali a fine prossima stagione sarebbe il massimo. Per ora questa deve essere la nostra dimensione.

Paride Roncaglia

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