Continua il ciclo viaggio di Giorgio Lucarelli: quindici giorni e non sentirli!

Continua il ciclo viaggio di Giorgio Lucarelli: quindici giorni e non sentirli!

Redazione

La Siberia toccata in lungo ed in largo da Giorgio Lucarelli.  L’atleta sorano si trasforma anche in un ottimo reporter con informazioni ricche di particolari e curiosità.

Ecco le parole di Lucarelli tratte dalla sua pagina ufficiale:

<<Quindicesimo giorno di viaggio..Mi trovo a Chernyshevsk in Transbaykal, la “rotta” è sempre la stessa, Est. Primo giorno che la pioggia non mi ha accompagnato, la temperatura ha sfiorato i 30°. Mosche cavalline e moscerini, mi giravano intorno come gli anelli di Saturno. Meno male che ho con me il repellente, altrimenti mi massacravano. Furbe ste mosche cavalline siberiane, aspettano le salite per sferrare l’attacco. Comunque, ne ho lasciate tante sul terreno di…battaglia. Strana razza il ciclo viaggiatore. Oggi è stata una “tappa” impegnativa fisicamente, a parte il caldo, il profilo altimetrico è stato importante. 140 km, con un dislivello + di quasi 1400 metri. Sono stanco e cosa decido di fare domani? Mi alzo un’ora prima, alle 5,00!! Ahahahahah, davvero una strana e incomparabile razza il ciclo viaggiatore. Continuo a pedalare sulla strada AH30/P297. Da ieri che attraverso un meraviglioso altopiano ad una quota compresa tra i 600 e i 900 metri di altitudine. Ripeto, meraviglioso. Un lembo di strada che taglia in due infiniti prati, che spaziano fin quasi all’infinito. Quando mi trovo sulla sommità dopo una salita, la vista si perde all’orizzonte. Interminabili prati con tanto verde e giallo, contrastano l’azzurro del cielo. Ed io ad osservare nei minimi dettagli. Preso, tanto preso da simili paesaggi. Pochi turisti viaggiatori ho incrociato, qualche camper tedesco e francese. Qualche moto viaggiatore russo e uno slovacco attrezzatissimo in moto diretto a Magadan, sulla Strada delle Ossa. Molto molto impegnativa.

 

È comunque una strada, funestata da incidenti stradali mortali, lo testimoniano le tante croci ortodosse poste lungo i lati della sede stradale. Troppe croci, tante giovani vite..Su un cavalcavia, ne ho contate ben11. Questa purtroppo è l’altra faccia della medaglia, quando viaggio. Come promesso, prima di partire un saluto a Rocco Simoncelli (Uacciu’), forza Inda, e un affettuoso abbraccio a Rocco Joseph Cugini. Un sentito grazie alla RSO pubblicità di Roberto Cirelli per le t-shirt e la grafica.>>

Redazione

Il sito del settimanale 'Nuovo Corriere Laziale' testata che segue lo sport giovanile e dilettantistico della regione Lazio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *