Lazio-Triestina 3-0, Immobile: “Non segnerò sempre 41 gol, ma la maglia sarà sempre sudata”

Lazio-Triestina 3-0, Immobile: “Non segnerò sempre 41 gol, ma la maglia sarà sempre sudata”

Al termine del match con la Triestina, il centravanti biancoceleste Ciro Immobile è intervenuto in conferenza stampa dal Centro Sportivo Rodolfo Zandegiacomo di Auronzo di Cadore:




Dobbiamo ripartire da quanto di buono svolto nello scorso campionato, dai buoni risultati che abbiamo raccolto e dalle prestazioni di squadra che ci hanno contraddistinto, per migliorare, inoltre, sulle lacune ed sui blackout improvvisi che abbiamo patito in determinati momenti della stagione. Il gruppo deve maturare, ma a livello personale tutti si aspettano molto da me: non si possono segnare 41 gol ogni anno, ma si può sempre dare il massimo. Non prometto gol a valanga, ma la maglia sempre sudata. La realizzazione delle reti è una conseguenza di un lavoro svolto dalla squadra e dallo staff tecnico; io sono l’attaccante della Lazio ed il mio compito è concretizzare quanto prodotto dalla squadra intera.




L’esperienza aiuta a migliorare: nell’ultima annata sportiva abbiamo ottenuto tanti risultati positivi, ma abbiamo anche buttato al vento una qualificazione in Champions League ed un passaggio del turno in UEFA Europa League a causa di 30 minuti complessivi di blackout. Per una mezz’ora abbiamo buttato via tutto. Il calcio è così ed ora ci offrirà sicuramente l’occasione per rifarci e proveremo a confermare quanto messo in mostra nella passata stagione. Come ho già detto, un attaccante quando fa così bene è normale che sia corteggiato dalle altre squadre: sono sempre rimasto tranquillo nel corso di questa estate. Il Presidente ed il Direttore Sportivo Igli Tare mi hanno chiamato per il rinnovo del contratto. Ci fidiamo l’uno dell’altro e sono molto felice di questa sintonia. Ho firmato un contratto a novembre e stipularne uno nuovo dopo 10 mesi mi rende molto orgoglioso.




Ora il Direttore Sportivo è molto impegnato, in futuro formalizzeremo il rinnovo. La dirigenza è composta da uomini di parola e sono molto tranquillo sotto questo punto di vista. I nuovi arrivati in squadra si stanno inserendo molto bene: Acerbi conosce molto bene il calcio italiano, Berisha ci ha già affrontati, mentre Sprocati è arrivato con la giusta mentalità. Durmisi è molto tecnico e farà bene alla Lazio. Ci servivano questi rinforzi e siamo contenti che siano arrivati. Vogliamo che quest’ultimi riescano ad ambientarsi nel miglior modo possibile. Proto parla molto bene l’italiano, è molto intelligente e vanta una grandissima esperienza: è un vero professionista.

Ogni volta che vedo un bambino con la mia maglia mi emoziono, vorrei accontentare tutti i tifosi che mi manifestano il loro affetto, ma a volte faccio fatica ad esaudire i desideri di tutti. Ringrazio tutto il popolo laziale per quello che ci stanno regalando perché lavorare in questo ambiente ci aiuta molto. La Champions League non era un obiettivo all’inizio dell’anno, ma lo è diventato per quello che abbiamo dimostrato nell’ultima stagione. Tutti si aspettano molto da noi, ma ripetersi non è mai facile. Vogliamo trovare una continuità di gioco.




Per una squadra che come noi disputa tre competizioni, guardare il calendario è importante. Lo scorso anno per fortuna siamo arrivati stanchi a poche partite dal termine. Preferiamo partire al meglio, poi il calendario può mettere comunque porre sul cammino delle squadre difficili da affrontare al rientro, ad esempio, da trasferte di Europa League. Giocheremo senza Leiva e Lulic la prima giornata di campionato e sappiamo che, probabilmente, giocheremo fuori casa; domani scopriremo chi affronteremo alla prima giornata della nuova Serie A. Quando Ronaldo è arrivato ho pensato d’esser stato fortunato ad aver vinto la classifica marcatori. Il portoghese sarà un avversario difficile da affrontare, sia in campo che per quanto riguarda la corsa alla vittoria della classifica marcatori. Ronaldo ha vinto tanti titoli a livello personale in Spagna e proverà a farlo anche qui in Italia.




Ho parlato con il Commissario Tecnico della nazionale italiana Roberto Mancini, l’ho conosciuto ed ha svolto un ottimo lavoro inserendo tanti giovani in squadra. Possiamo solo migliorare e dobbiamo rinascere con il nuovo tecnico azzurro che, secondo me, è la persona più giusta per ripartire.

Posso giocare sia al fianco di attaccanti come Caicedo, sia con calciatori come Luis Alberto: mi trovavo bene anche con Felipe Anderson. Lo spagnolo ha delle giocate ed una visione di gioco perfetta: è fondamentale avere un uomo come lui alle spalle. Abbiamo svolto insieme un campionato fantastico grazie anche al contributo di Sergej Milinkovic”.

(fonte e foto: sslazio.it)




Redazione

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