Silvio Proto, ottimo impatto nelle prime due settimane alla Lazio

Silvio Proto, ottimo impatto nelle prime due settimane alla Lazio

Arrivato alla Lazio per fare da chioccia ai portieri più giovani, Silvio Proto sta diventando più che un semplice numero 12. Lo dice Inzaghi, ma soprattutto se ne sta accorgendo Adalberto Grigioni, storico preparatore e che lo ha torchiato tutti i giorni sotto le Tre Cime di Lavaredo.




In punta di piedi, anzi di mani, l’ex portiere dell’Olympiakos sta stupendo per la disponibilità e per la reattività. Non è più un giocatore di primo pelo, 35 candeline per lui, ma le molle del corpo non sono scariche. Prese basse o alte, uscite tempestive e pallone tra i piedi. Sembra averle tutte nel repertorio.




L’età anagrafica ha contribuito a fargli acquisire esperienza, anche quella internazionale. Tra Anderlecht ed Olympiakos circa un’ottantina di partite giocate tra Champions ed Europa League, ed i consigli per i ragazzi più giovani, Strakosha, Guerrieri ed Adamonis, non mancano certo. Soprattutto per il numero uno, che tempo fa ammise come a Salisburgo c’era stata la sua responsabilità su un gol. ma fa parte del percorso di crescita anche questo.

E del terzetto di portieri aveva parlato anche Guerrieri: “Siamo un gruppo molto giovane ed avere un portiere di esperienza come Silvio Proto può solo che farci ben, può aiutarci per allenarci al meglio e per migliorarci. Provenendo da un campionato straniero, vanta una tecnica diversa dalla nostra; noi lo aiuteremo ad ambientarsi, mentre lui contribuirà alla nostra crescita sul piano caratteriale”.

Una sorta di patto quindi. Proto si mette in gioco e soprattutto a disposizione dei compagni più giovani. Inzaghi può ritenersi più che soddisfatto potendo contare su di lui nel corso della stagione.




Redazione

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