As Roma, Monchi: “Continuiamo a lavorare per fare una Roma più forte”

As Roma, Monchi: “Continuiamo a lavorare per fare una Roma più forte”

Ufficio stampa As Roma 




Durante la conferenza stampa di presentazione di Robin Olsen, il direttore sportivo Monchi è intervenuto per parlare del nuovo portiere giallorosso e delle prospettive di mercato del Club. Ecco tutte le sue parole. 




“Robin Olsen ha giocato Champions, Mondiale, è un portiere sobrio, pulito, di quelli che non sono troppo spettacolari, ma che hanno una buona tecnica. Aveva la voglia di arrivare in una squadra importante come la Roma, dopo un percorso di crescita, aveva la fame di giocare in una Club come il nostro e credo che tutto questo sia positivo”.

Aveva detto che non le piaceva prendere giocatori che fanno buoni Mondiali: Olsen è un’eccezione?

“Non ho mai detto che non mi piace prendere giocatori che fanno un buon Mondiale, a me non piace prendere giocatori che fanno solamente un buon Mondiale. Siamo andati su di lui prima della Coppa del Mondo, lo conoscevamo già bene. Non mi piace fare una scelta solo in funzione di una prestazione in una competizione come quella”.




Qual è l’identikit del giocatore che state cercando?

“Oggi c’era un Tweet di un giornalista che diceva “meno si fanno i nomi meglio lavora un direttore sportivo”. In italia è difficle perché i media sanno lavorare benissimo e i nomi escono sempre. Non possiamo dimenticare di aver portato dieci, undici giocatori a inizio mercato: non può diventare un problema. Se in questo momento comprassimo Pastore o Kluivert li considererebbero tutti grandi colpi. Ma loro li abbiamo già presi mesi fa. Capisco che a tutti piacciono i nomi. Ma non dimentichiamo che sono usciti due titolari importanti e poi sono arrivati tanti giocatori da noi. Stiamo lavorando per migliorare la rosa e lo faremo fino all’ultimo giorno. Malcom era un giocatore forte e ora stiamo lavorando sullo stesso profilo: un giocatore che possa migliorare la rosa. Ma ribadisco che gli acquisti più importanti sono stati fatti. Ora continuiamo il nostro lavoro per fare una Roma più forte”.




State pensando più a un centrocampista che a un attaccante? Volete vendere Perotti?

“Non è esattamente così. Non abbiamo una priorità assoluta di prendere un centrocampista. Stiamo cercando di migliorare la squadra, il lavoro di un direttore sportivo per come lo intendo io è capire in ogni momento in che modo costruire una squadra migliore, in che modo dare diverse possibilità nelle mani di un allenatore. Se troviamo un’opportunità di mercato che andrà ad aumentare il livello totale della squadra, se ce ne fosse bisogno, la coglieremo. Questo vale per il centrocampista e per l’esterno. Oggi non abbiamo ricevuto offerte per Perotti. Non sono valutazioni che stiamo facendo perché non è arrivata nessuna offerta”.

C’è il rischio che con tutti questi nuovi arrivi alcuni dei calciatori che già erano qui siano scontenti della loro situazione?

“A fine stagione ho parlato con tutti i procuratori dei giocatori che avevano una situazione differente rispetto agli altri, nessuno può dire di non conoscere la sua situazione. Ho guardato tutti gli allenamenti e penso che la predisposizione a lavorare sia formidabile e incredibile in tutti. Non credo che ci sia un clima di incertezza”.




Oltre a Olsen è arrivato Fuzato: che idea possiamo farci di lui?

“Abbiamo preso Mirante, Fuzato e Olsen, penso che possiamo ritenerci soddisfatti. Abbiamo tre diverse tipologie di giocatori: Mirante che ha esperienza nel calcio italiano, Olsen che ha esperienza internazionale e Fuzato che è un giocane su cui dobbiamo lavorare tanto, ma quello che abbiamo visto finora di lui ci lascia molto contenti”.




Redazione

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