Arte | Il Duca torna a casa

Arte | Il Duca torna a casa

In mostra a Palazzo ducale di Urbania il ritratto di Francesco Maria I della Rovere di Tiziano e altre opere delle collezioni roveresche.




“Fu uno dei più ammirati e controversi principi guerrieri del XVI secolo” (John T. Spike), dipinto da Tiziano con uno sguardo intenso, chiuso nella sua armatura da battaglia, la mano stretta sul bastone del comando. Palazzo Ducale di Urbania ospita la mostra Francesco Maria I della Rovere di Tiziano. Collezioni roveresche nel Palazzo Ducale di Casteldurante (fino al 14 luglio a cura di Feliciano Paoli e John T. Spike).




Dagli Uffizi di Firenze il dipinto (olio su tela 114 x 103 cm, del 1538 circa), uno dei più significativi capolavori della pittura rinascimentale, torna temporaneamente a casa dove era originariamente conservato. Il Duca vissuto negli anni del pieno Rinascimento (1490 -1538) diceva spesso di avere la corte a Pesaro, il palazzo a Urbino, la casa a Casteldurante. Il quadro del Tiziano è anche un prezioso spunto per realizzare una “mostra dossier”. Si ripercorrono, infatti, i principali aspetti delle raccolte artistiche ducali e l’influenza esercitata dal mecenatismo dei Della Rovere sia nell’ambito delle botteghe dei vasai locali sia negli interventi architettonici che hanno interessato edifici sacri e civili.




Oltre alla tela del Tiziano, la mostra racconta, con altre opere, alcuni aspetti del collezionismo che animavano la dinastia roveresca, contestualizzandola nell’ambito degli importanti avvenimenti storici riguardanti la penisola italiana che coinvolgevano, anche in prima persona, Francesco Maria I Della Rovere sia come Duca di Urbino sia come Capitano Generale della Serenissima Repubblica di Venezia. Lungo il percorso possiamo ammirare il Corteo Trionfale di Carlo V a Bologna, un’acquaforte di Hogenberg Nicolaus datata 1530, dall’altezza di 36 cm. e lunga circa 12 metri; la Sfera Terreste (1541) e la Sfera Celeste (1551) di Gerardo Mercatore; senza tralasciare quadri, libri, ceramiche, disegni, oggettistica, carte, lettere e atti storici. Una sezione della mostra è dedicata alle varie ceramiche che caratterizzarono e resero famosa Casteldurante, oggi Urbania, tra il ‘400 e il ‘500 in tutto il mondo.




In esposizione un ricco gruppo di maioliche provenienti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Integrata alla mostra è la visita alle diverse sale del Palazzo con due cortili da poco restaurati. Il percorso continua con la passeggiata lungo il fiume Metauro realizzata dall’architetto Gerolamo Genga e con la visita alla chiesa del Corpus Domini. Qui troviamo gli affreschi e dipinti dell’artista Raffaelino del Colle, protagonista dimenticato del manierismo cinquecentesco e che il Palazzo Ducale di Urbino riscopre con una splendida esposizione, fino al 13 ottobre. Altra tappa di questa mostra-itinerante il Palazzo Comunale, il Palazzo Vescovile, con dipinti e arredi sacri e il Teatro del Bramante. Tra le numerose chiese dislocate nel centro storico da vedere la Chiesa dei morti con il Museo delle mummie e, a due passi, quella di S. Francesco ricca di tele tra cui la Natività del Depiscopi e Madonna in Gloria con Santi di Giorgio Picchi.




Redazione

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