Galderisi: “Priorità alla salute, ma per il bene del calcio bisogna ricominciare appena si potrà”

Galderisi: “Priorità alla salute, ma per il bene del calcio bisogna ricominciare appena si potrà”




Giuseppe Galderisi, ex attaccante biancazzurro e attuale allenatore della Vis Pesaro, è intervenuto nella trasmissione radiofonica Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:




Credo che questa situazione ci renderà ancora più forti. E’ un periodo di cambiamento, di svolta e dobbiamo essere bravi a vivere tutto questo con un pensiero positivo rivolto al futuro, sotto tutti gli aspetti. Credo che sia il momento di guardarsi dentro e far delle riflessioni personali. Prima che iniziasse tutto questo mi capitava di sentirmi solo anche in mezzo a tante persone, ora invece sono solo forzatamente e mi sento invece più forte, più vicino a tante persone che soffrono.

La prima cosa alla quale fare attenzione è la salute di tutti. In ogni caso questo momento non deve portare a pensieri sbagliati: il bene di tutti in questo momento è pensare a come riprendere a giocare, si potrà farlo solo a tempo debito ma sarà fondamentale ripartire quando ci sarà la possibilità. Nel mio piccolo a Pesaro sto cercando di lavorare nella testa dei giocatori, cercando di far stare pronti tutti. Bisognerà ricominciare nel rispetto delle regole e della sicurezza di tutti, ma nella consapevolezza che prima si ricomincia meglio è.




La Lazio ha un modo propositivo e costruttivo di stare in campo, abbinato alla qualità dei giocatori che hanno grande entusiasmo nel recepire le indicazioni del tecnico. Quando hai un giocatore come Ciro Immobile è tutto più facile, riesce ad attaccare la profondità in 5 metri, è un peccato che quest’anno non ci siano gli Europei, quest’anno la Lazio con la sua qualità era “unstoppable”, come dicono gli inglesi, dà sempre l’impressione di potercela fare.

“Ci sono dei momenti in cui l’allenatore deve capire la situazione ed essere bravo a trasmettere la realtà dei fatti ai suoi giocatori. Se si è chiari ed onesti si riceve sempre dalla squadra la massima risposta, l’allenatore deve essere bravo a gestire il gruppo e a non far disperdere la sua forza. Nel mio piccolo credo che la differenza non la farà il lavoro atletico ma la testa, la convinzione di poter battere tutti e la spavalderia che aveva la Lazio prima della sosta. Dalla C alla A credo che nessuna squadra avrà la giusta condizione se si riprenderà a maggio come si spera, neanche d’estate si sta fermi così tanto per cui risulteranno decisivi altri fattori.”




Redazione

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