Gravina: “Quando la Francia ha detto stop ho temuto per la Serie A. Ora serve la riforma”

Gravina: “Quando la Francia ha detto stop ho temuto per la Serie A. Ora serve la riforma”




Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha parlato ai microfoni di Radio Rai all’interno della trasmissione, Radio Anch’io Sport.




Ha temuto che il calcio non ripartisse?
Sì, il giorno in cui la Francia ha annunciato la chiusura. La Francia è una delle big five e ha staccato la spina. In quel momento tutto diventava più difficile ma grazie alla UEFA e alle altre Federazioni abbiamo cercato di portare avanti con determinazione e con prudenza, stando attenti alla tutela della salute, il percorso per ripartire. Ne siamo venuti fuori tutti insieme, la Federazione francese è l’unica oggi rimasta fuori“.




Cosa pensa del lavoro di Spadafora e Malagò?
Con il Ministro abbiamo avuto un rapporto costante e collaborativo. La sua prudenza ai più è apparsa eccessiva ma ci ha consentito di ripartire nel momento giusto. C’è stato grande rispetto per tutto. Il presidente del CONI l’ho visto distaccato, forse eccessivamente preoccupato dall’idea che la nostra potesse essere l’unica federazione a ripartire, per quel che riguarda i giochi di squadra. Avrà avuto le sue motivazioni. Devo ringraziare anche Dal Pino, presidente della Lega Serie A. Abbiamo scoperto insieme la possibilità di fare squadra e spero che tutto questo possa andare avanti“.




State studiando qualche riforma per tenere unito il calcio?
Sicuramente sì. Adesso è arrivato il momento di dare senso a questa crisi. Dobbiamo creare i presupposti per una vera e propria riforma: in Consiglio Federale ho fatto una premessa, non ci dobbiamo focalizzare solo sul numero di squadre che prenderanno parte ai campionati professionistici e dilettantistici, dobbiamo capire che tutti insieme abbiamo una grande responsabilità verso il calcio come sistema. La riforma deve essere a livello culturale. Ognuno deve fare un passo indietro per farne poi tanti in avanti. La riforma è di sistema e non è più procrastinabile: è urgente“.

Lo stop al calcio femminile?
Non si ripartirà da zero l’anno prossimo. Mi è dispiaciuto molto . Il 25 al consiglio federale parleremo a lungo del calcio femminile e spero ci possa essere una bellissima sorpresa“.

(fonte: tuttomercatoweb.com)




Redazione

Il sito del settimanale 'Nuovo Corriere Laziale' testata che segue lo sport giovanile e dilettantistico della regione Lazio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *