Turner, The Sun is God

Turner, The Sun is God

100 capolavori del grande artista inglese alla Fondation Pierre Gianadda a Martigny

di Giuseppe MASSIMINI

Anche se non porterà nuovi orizzonti alla conoscenza della sua opera, la mostra Turner The Sun is God (Il Sole è Dio), in corso fino al 25 giugno alla Fondation Pierre Gianadda a Martigny (Svizzera), è perfetta (così come il suo catalogo). Di straordinaria qualità in quanto tutte le opere, un centinaio di capolavori, provengono dalla Tate Gallery di Londra. La mostra, curata da un profondo conoscitore dell’artista come David Blayney Brown, storico conservatore della Tate Gallery e ben articolata in sette sezioni, presenta tra oli, acquerelli e gouaches, i vari aspetti della sua produzione. Tra tutte le tecniche l’acquerello gioca un ruolo chiave nel suo modo di catturare l’intensità delle forze della natura con una espressività senza pari. Turner, Joseph Mallord William (Londra 1775,1851) si forma nell’ambito della tradizione tipicamente settecentesca, ma già i suoi primi oli rivelano l’interesse per gli effetti atmosferici, per i contrasti tra zone di luce e ombra. I viaggi in Gran Bretagna e in Europa svelano una fonte di inesauribile ispirazione per i suoi paesaggi. In Svizzera dove, di fronte al paesaggio delle Alpi, realizzò centinaia di disegni, e a Parigi, dove ebbe modo di osservare, tra gli altri, al Musée Napoléon, i quadri di Poussin. Nel 1819 arriva in Italia, a Venezia, a Roma e a Napoli per un primo di una serie di viaggi periodici.

Départ pour le bal (San Martino) di Turner (Foto Tate)

A Venezia Turner dipinge una serie di acquerelli che sempre più svicolano dalla rappresentazione oggettiva per diventare pure variazioni sui colori. A Venezia tornò altre volte e vi eseguì mirabili vedute lagunari tra le opere migliori della maturità. Anche nei quadri di soggetto storico-mitologico l’interesse dell’artista è accentuato sul paesaggio, sulla resa dei valori atmosferici e, spesso, sugli aspetti più drammatici e “sublimi della natura”. La mostra si concentra proprio su tutti questi aspetti della poetica di Turner. Prima della sua morte avrebbe detto: “Il Sole è Dio” . Questa sezione con cinque dipinti ad olio, splendido Départ pour le bal (SanMartino), può essere considerato il gioiello della mostra. L’ultima sezione, “Accanto alla natura”, si chiude con gli studi di Turner sui conseguenti cambiamenti atmosferici. Alle sue fantasie cromatiche hanno guardato soprattutto gli impressionisti che, dopo la guerra del 1870, trovarono rifugio proprio in Inghilterra.

Redazione

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