Alessandro Trani omaggia Leonardo da Vinci

di Giuseppe MASSIMINI
Ha saputo guardare sia all’arte del passato che a quella del Novecento con profonda verve poetica. In occasione dell’anno giubilare Alessandro Trani ripropone nella galleria-studio di via Angelo Poliziano a Roma un’opera fondamentale del suo percorso composta da due lavori, Il dialogo e La partenza, opera pubblicata, tra l’altro, sul catalogo dell’Arte Moderna, Editoriale Giorgio Mondatori n. 60. Trani omaggia Leonardo da Vinci e si ispira al Cenacolo di Santa Maria delle Grazie. Con assoluta semplicità distilla con pennellate di colore lo spazio prospettico del Cenacolo leonardesco a sottolineare la forza di un legame simbolico con l’opera del grande maestro. Spiega l’artista. “Ho osservato a lungo il Cenacolo di Leonardo da Vinci.

Al di la della formidabile gestualità di tutti i personaggi e della narrazione del momento mi ha colpito la prospettiva dell’opera con il punto di fuga nel capo di Gesù, centro della scena e al tempo stesso vertice di un triangolo equilatero, che racchiude idealmente il Santo Corpo. Non potevo nuovamente rappresentare questa scena. Della presenza del Cristo, del suo dialogo con i discepoli sono rimasti quel punto di fuga, quel vertice e quel triangolo. Provo a descrivere ciò che ho visto chiudendo gli occhi: il dialogo e la partenza. Il crepuscolo di un orizzonte marino dopo il tramonto del sole. Una fascia colorata di luce solare, ancora in cielo, ci accoglie, ci culla e la luce divina illumina, vibra e si propaga nel mare blu, rivelando il suo destino (ecco il dialogo con i discepoli). Poi il cielo in alto si scurisce, la residua luce del sole e la luce divina quasi si fondono, il mare si placa e si tinge di viola. E quell’ultima onda giungerà a riva compiendo quel destino, che è commiato (dai discepoli e dal mondo terreno) ma anche ritorno al Padre (ecco la partenza), mentre la luce divina ridisegna il suo percorso dalla riva verso il cielo.”