Voce ai protagonisti, postpartita FinalSix VigorPerconti – San Michele Cattolica, parla Gianmarco Maggini

Voce ai protagonisti, postpartita FinalSix VigorPerconti – San Michele Cattolica, parla Gianmarco Maggini

di Lorenzo Petrucci

STAGIONE: “Sicuramente la stagione è stata positiva, all’inizio non è stato facile lasciare la società da dove stavo da otto anni, nell’Atletico 2000. All’inizio devo dire che avevo paura di entrare nello spogliatoio della Vigor Perconti perché sapevo che era una grande squadra. Nonostante questo mi sono subito integrato col gruppo dei classe 2001 che è composto da ragazzi fantastici e fin da subito avevamo l’obiettivo di arrivare primi e lo abbiamo fatto. Naturalmente c’è stato un po’ di amaro in bocca per la finale persa contro l’Urbetevere.
RINGRAZIAMENTI: devo ringraziare davvero tutta la società, tutti i collaboratori, i preparatori che mi hanno aiutato molto nella mia crescita sia umana che tecnica permettendomi di giocare un campionato ad alti livelli e mi hanno fatto cambiare mentalità e sono cresciuto molto. Un grazie devo farlo sicuramente a Mister Luigi Miccio e al preparatore dei portieri Fabio Morelli che mi hanno aiutato molto in questo processo di crescita.
ESPERIENZA ALLE FINAL SIX: tutti i venticinque ragazzi (2000 e 2001) che siamo stati alle finali è un fantastico gruppo composto da ragazzi bravissimi, eccezionali che mi hanno subito fatto integrare e non potevo chiedere di meglio. Mi dispiace perché poteva andare meglio perché so quanto vale questo gruppo e quanti sacrifici abbiamo fatto nella stagione e nonostante la sconfitta sono sicuro che siamo ancora la squadra più forte.
FUTURO: sinceramente se non dovesse arrivare qualche chiamata importante mi piacerebbe continuare a fare un altro anno alla Vigor Perconti nella categoria degli Allievi elite, anche perché nonostante è da poco che ci sono mi sono affezionato alla maglia e a tutti i dirigenti. Se dovesse arrivare qualche chiamata importante non esiterei a sfruttarla anche perché mi piacerebbe salire gradino per gradino.”

Lorenzo Petrucci

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