Pescara 3-3 Frosinone, LE PAGELLE: super Ciofani, illumina Ciano

Pescara 3-3 Frosinone, LE PAGELLE: super Ciofani, illumina Ciano

di Andrea Pontone

Francesco BARDI 6,5 – Non può nulla in occasione dei tre gol biancazzurri, anzi, si fa in due per rimediare al passivo: con un intervento felino nega il gol a Benali nel primo tempo. Una parata che fa felici i fotografi (e il Frosinone…)
Emanuele TERRANOVA 6 – Rischia tantissimo palla al piede: fuori posizione nell’azione che porta all’1-0, spesso e volentieri è reo di toccare una volta di troppo la sfera. Tanto quanto gli basta per mandare in porta gli avversari. Poi è bravo a rimediare, ma i grattacapi se li crea per la maggior parte da solo…
Lorenzo ARIAUDO 5,5 – In difesa è il migliore: concede poco o nulla agli avversari, ammaestra con ordine il pallone neutralizzando le sortite offensive degli esterni biancazzurri. Ma in avanti si divora due clamorose occasioni, entrambe ad un metro dalla porta: nella prima circostanza scheggia la traversa, allo scadere manda di traverso il caffè a mezza Ciociaria, già in procinto di festeggiare il poker.
Luka KRAJNC 5 – Dal suo lato si soffre. Difficile da smaltire l’errore che manda in porta Pettinari: lo sloveno rimette in gioco un pallone innocuo che sarebbe sfilato in rimessa laterale per i canarini. Questi errori si pagano, e la svista dell’Adriatico costa due punti a Longo. Luca PAGANINI 6 – Si impegna, lotta su ogni pallone e in ogni contrasto, con la solita tigna e cattiveria che lo contraddistinguono da sempre. Viene atterrato in area da Mazzotta: l’arbitro non fischia. E poi il suo ginocchio fa crack. Per la seconda volta nel giro di due anni. A dicembre la rottura del crociato gli costò sette mesi di riabilitazione. Stavolta si spera che la diagnosi sia meno grave, ma l’espressione con cui il giocatore esce dal campo lascia presagire tutt’altro. (dal 36′ p.t. Alessandro FRARA 6+ – Esordisce in campionato, in quella che è la sua sesta stagione con la maglia ciociara, e si adegua in un ruolo – quello di esterno destro – che non si sposa con le sue caratteristiche. Ma il suo essere umile e volenteroso fa sì che il capitano frusinate divenga protagonista di una prestazione sugli scudi, dimostrando di non accusare affatto l’età. Come il buon vino.)
Mirko GORI 6,5 – Suo l’assist che manda in porta Ciano per il 3-2. La quantità in campo ce l’ha sempre messa, adesso cominciano ad emergere anche doti qualitative finora inespresse. Tra cui la più importante: una grande visione di gioco. Bravo ad incitare la squadra nei momento di apnea. Condottiero.
Raffaele MAIELLO 6,5 – A differenza di Avellino, stavolta è al top della forma. E si vede: qualità al servizio della squadra, detta le geometrie del gioco giallazzurro ed illumina il centrocampo ciociaro innescando i movimenti delle punte. Migliora fisicamente ma non è ancora al 100%. Buoni propositi.
Paolo SAMMARCO 6+ – Interno di sinistra in un centrocampo a cinque: posizione di gioco alquanto anomala per lui, ma le sue caratteristiche emergono comunque: bravo negli inserimenti (con o senza palla), dimostra come suo solito molta versatilità. Apre gli spazi per favorire l’ingresso degli esterni, non manca mai di lucidità. Lodevole il suo impegno.
Andrea BEGHETTO 5,5 – Fatica ad incidere lungo l’out di competenza. Alle sue spalle Krajnc non lo copre a dovere, e l’ex-Genoa finisce per rimediare qualche sbavatura di troppo. Prima su tutte quella che manda Pettinari da solo davanti a Bardi, quando il risultato è sul 3-2: poi è attento a chiudere in diagonale, ma che rischio… Deve migliorare in fase difensiva.
Camillo CIANO 7,5 – È il vero faro di questa squadra. Arrivato a luglio in Ciociaria, si conosce già a memoria con Daniel Ciofani ed elabora deliziose trame di gioco con il suo partner d’attacco. Nel primo tempo, nonostante il passivo di 3-0, colpisce due pali da lontano: suo l’assist per la traversa di Sammarco. Poi scheggia un altro legno nella ripresa. E alla fine arriva il suo momento: la punizione con cui dà il via alla rimonta ciociara è da cineteca. Così come il sinistro freddo in piena area che spiazza Pigliacelli. Il Frosinone ha scoperto un top-player. Di un’altra categoria.
Daniel CIOFANI 7+ – Si batte come un leone in mezzo al campo, riversa il massimo delle energie su ogni singolo contrasto. Gioca di sponda e lo fa nel migliore dei modi, sfruttando il suo fisico e velocizzando la manovra offensiva dell’intera squadra. E poi, vogliamo parlare della rete del 3-3? In campo c’è Frara, ma lui si atteggia lo stesso da capitano: senza neanche guardare lo specchio avversario, spalle alla porta – dai 30 metri – centra un gol meraviglioso. Come da lui stesso ammesso, il migliore che abbia mai segnato in maglia frusinate. Longo lo applaude dalla panchina. Come per dire, tanta roba. Et voilà, ecco il cioccolatino che regala al Frosinone un preziosissimo pareggio. Ma non è finita: nel finale l’arbitro Sacchi gli nega un regolarissimo gol, che avrebbe portato alla meritata vittoria.
Moreno LONGO 6,5 – È vero, i cambi nel finale potevano riscuotere maggior successo. Così non è stato, ma pazienza: questa squadra ha carattere, grinta, voglia di far bene. Tutto ciò che le serve. Questo gruppo non si arrende neanche dinnanzi a un triplo svantaggio, ma continua a collezionare occasioni da rete fino a raggiungere – con una meritata rimonta – un pareggio finale che sta anche fin troppo stretto ai ciociari. Con un arbitraggio uniforme sarebbe finita 4-2. Ma questo Frosinone c’è, ed è pronto a vendere cara la pelle.

Redazione

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