INTERVISTA A MAURO RICCA, legale a capo dello studio che gestisce la procura di numerosi giovani talenti calcistici

INTERVISTA A MAURO RICCA, legale a capo dello studio che gestisce la procura di numerosi giovani talenti calcistici

di Lorenzo Petrucci

Abbiamo avuto il piacere di contattare Mauro Ricca, uno dei chief manager dello studio legale Ricca di Brescia che gestisce in Italia e in Europa fior fior di giovani talenti calcistici tra i quali alcuni a Roma e nel Lazio che tanto stanno facendo bene e che hanno continuamente gli occhi puntati di società professionistiche.

Studio Ricca una sicurezza per la professionalità, competenza e attenzione con cui ognuno dei vostri associati lavora e per la cura e la dedizione che fornite a ogni calciatore che gestite, quanto credete a ogni ragazzo che prendete in procura?
“Di certo la componente scommessa è alta perché in ogni attività lavorativa, come nella nostra che è un’attività imprenditoriale, c’è una componente alta di rischio che il ragazzo possa non riuscire ad emergere per “n” motivi. Il nostro interesse è che il lavoro venga fatto in maniera professionale con una formazione specifica in ambito sportivo e da un lavoro di scouting molto capillare. Noi appariamo sempre come studio Ricca quindi io, Giuseppe Basile, Alessandro Maffini che sono molto importanti per noi ma ci sono anche altri rappresentanti con la nostra struttura che è composta da osservatori e tecnici ai quali noi affidiamo analisi sui vari ragazzi di cui curiamo gli interessi. Quando selezioniamo un ragazzo è perché abbiamo già avuto dei pareri molto positivi su quelli che possano essere le sue possibilità di carriera a livello professionistico. Tutto questo passa per un lavoro che non è solo tecnico, ogni ragazzo ha il suo carattere e quindi ci sono approcci diversi. Il nostro lavoro non è solo quello del contattare la squadra e proporlo ma cerchiamo di capire oltre il progetto sportivo anche quello di vita che può essere adatto al singolo ragazzo dal punto di vista scolastico e universitario che deve viaggiare di pari passo con quello sportivo, l’uno non esclude l’altro per rendere la persona più completa.”

Notizia di questi giorni o meglio di queste ore la vittoria del Torneo delle Regioni di tre ragazzi della vostra struttura (Angeli, Dioguardi e Ceccarini), che competizione è stata per loro e come li avete visti?
“Una vittoria bellissima con una soddisfazione enorme per loro prima di tutto e poi anche per noi che li abbiamo seguiti, con io e Alessandro Maffini che eravamo presenti alle finali. Un successo meritato perché hanno fatto una cavalcata bellissima ma al di là di questo Torneo è tutto l’anno che questi tre ragazzi stanno dimostrando di avere delle qualità assolutamente di livello e ieri, in una finale di quel genere, hanno dimostrato di avere anche il carattere di potersi giocare questo tipo di partite. Ho visto un Dioguardi veramente straordinario a livello tecnico, Angeli penso che sia stato il miglior giocatore del Torneo essendo un centrocampista difensivo ha fatto anche quattro gol ma ieri si è vista tutta la sua grinta in mezzo al campo ad aiutare la squadra e Ceccarini un centrale difensivo di valore e soprattutto di grande affidabilità puntando molto sulla sostanza e nella finale ha dimostrato con alcuni anticipi e interventi di essere un giocatore professionista. Siamo contenti quindi per loro che si sono tolti un’enorme soddisfazione e poi anche per noi che ci abbiamo visto giusto su di loro, con il nostro compito che ora sarà quello di dargli un’opportunità a livello professionistico. Oltre a loro non vorrei dimenticare anche Enrico Tataranno con la Rappresentativa Juniores che da sotto età ha avuto il piacere di partecipare a questa competizione.”

Si può dire che una piccola parte del merito va anche al vostro studio avendo scoperto e preso giocatori che ora stanno facendo tanto bene e che magari qualche tempo fa non tanti conoscevano?
“Dal punto di vista tecnico non ci prendiamo i meriti perché tutti i ragazzi sono molto molto seri, che amano il calcio di campo e che non si fanno distrarre dalle luci del calcio di Serie A e pensano solo a lavorare. Il nostro merito può essere quello di tenerli focalizzati su quelli che sono gli obiettivi, che siano la vittoria di un torneo o di un campionato e quindi di non esaltare mai i nostri ragazzi potendo creare a loro un danno ma di impostare su di loro e per loro un percorso di crescita.”

Sono tre ragazzi che nei rispettivi club stanno altrettanto facendo bene, si può già dire se nel loro prossimo futuro si sta muovendo qualcosa?
“Non vorrei fare nome di squadre perché poi saltasse il trasferimento però si può dire che c’è qualcosa dietro. Già da diverso tempo stiamo parlando con squadre professionistiche che stanno mostrando interesse per i nostri ragazzi. Adesso ovviamente siamo in una fase calda della stagione in cui i club si giocano molto ma puntiamo di chiudere qualcosa per l’inizio dell’estate.”

Vecchia conoscenza del calcio laziale e assistito dallo studio Ricca è Umberto Basile, portiere classe 2000 ora all’Ancona, che giocatore e che campionato sta svolgendo quest’anno?
“Umberto è un bravissimo ragazzo, uno di quelli che ti fa piacere sentire perché è una persona equilibrata, un calciatore che non ha grilli per la testa che svolge una vita da atleta e che dimostra quotidianamente di amare il calcio, con tanta voglia e determinazione di emergere. Nelle difficoltà che ha avuto l’Ancona in questo campionato probabilmente è uno dei pochi che è spiccato e che hanno avuto la possibilità di mettersi in mostra e che in più di un’occasione ha salvato le partite permettendo alla sua squadra di fare parecchi punti. E’ un giocatore che io punterei per affidargli la porta anche di società professionistiche di livello superiore rispetto all’Ancona perché se lo merita e penso che abbia già le qualità di un portiere adulto e fatto benché sia solo un 2000 e abbia la possibilità di migliorare ulteriormente.”

Nel Lazio e a Roma avete ragazzi molto interessanti come Rasi, Tataranno, Timperi, Zucchelli, Ferramisco, Boccaccini e molti altri… Puoi parlarci di loro?
“Io ritengo che tutti i nostri assistiti a Roma e nel Lazio, che vanno dai più giovani 2003 fino al classe ’98 Boccaccini, abbiano qualità per giocare nel professionismo. Giuseppe Basile il nostro responsabile di questa zona sta facendo un ottimo lavoro per noi ed è un eccellente riferimento. Non nascondo che parlando con i vari responsabili di settori giovanili delle squadre professionistiche tutti i ragazzi che noi gestiamo sono già osservati e conosciuti. Noi puntiamo molto su di loro pensando che ci siano delle capacità di diventare calciatori professionisti e continuiamo a lavorare affinché questo succeda al più presto e cercheremo di lavorare per regalargli soddisfazioni maggiori rispetto a quelle attuali.”

Nella vostra struttura ci sono vari giocatori in giro per l’Italia e non solo di cui non se ne sente molto parlare ma di pari qualità, le andrebbe di parlarci di qualcuno di questi?
“Per fare una piccola panoramica della nostra storia, noi ci siamo interessati prima dei calciatori dell’Europa dell’est partendo dal calcio bulgaro per poi allargarci a quello ungherese, georgiano per poi tornare in Italia. Puntiamo molto sui ragazzi dell’Europa orientali come i nazionali ungheresi del calibro di Balázs Ásványi e  Balázs Opavszky rispettivamente difensore centrale e portiere della Nazionale Under 17, che sono stati già visionati da club di primissimo livello come il Chelsea, lo Stoke City, l’Ajax, il Vitesse. Stiamo quindi parlando di prospetti che un domani potrebbero veramente diventare calciatori di altissimo livello. Il portiere georgiano del 2000 Demetre Buliskeria  che abbiamo portato all’Empoli circa un mese fa per due settimane di ritiro è arrivato per provare con gli Allievi e ha finito con la Prima Squadra. Abbiamo poi Roberto Strechie al Venezia originario della Romania e recentemente contattato per le nazionali giovanili per un classe 2000 già nel giro della prima squadra. Nonostante questo puntiamo tanto sull’Italia e a livello regionale sul Lazio, sulla Lombardia e sul Veneto perché riteniamo che siano i tre bacini nel quale escano i giocatori di maggiore qualità concentrandoci anche sull’esterno e in particolare sull’Europa dell’est perché riteniamo che ci siano scuole come quella ungherese, quella bulgara che non abbiano espresso ancor tutto il loro potenziale che nei prossimi anni sforneranno talenti di assoluto valore.”

Lorenzo Petrucci

Un pensiero su “INTERVISTA A MAURO RICCA, legale a capo dello studio che gestisce la procura di numerosi giovani talenti calcistici

  1. Buona sera
    Sono il papà di un giovane del 2002, che gioca in una squadra di Quarrata PT, vorrei sapere come fare per fargli fare un provino, perché gioca veramente bene e lui è veramente uno concentrato sul calcio.Ma queste sono le parole di un padre e per questo lo vorrei far visionare da persone competenti.Il ragazzo ha un bel fisico, è alto, 1,80 e gioca di punta e sono tre anni che è capocannoniere nei vari campionati giocati.Ma a parte le doti calcistiche, mi preme sottolineare il fatto che lui è calciatore prima nella testa, serissimo non manca un allenamento e ascolta tutti i consigli dell’allenatore .Se per cortesia mi potrEste indicare un indirizzo dove potermi rivolgere.
    Vi ringrazio anticipatamente .

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