Boxe, i campioni che verranno: a tu per tu con Giacomo Micheli

Boxe, i campioni che verranno: a tu per tu con Giacomo Micheli

I campioni che verranno. Quest’oggi il Nuovo Corriere Laziale ha contattato una giovane promessa della boxe, vincitore del Torneo Nazionale Esordienti Junior 2015 nonché fresca medaglia d’argento ai Campionati Europei Schoolboys 2016 tenutisi a Zagabria. Il suo nome è Giacomo Micheli, segnamocelo perché ne sentiremo parlare.

Giacomo, partiamo subito dalla tua ultima impresa: medaglia d’argento agli Europei. Com’è stato?

“È stata una bella esperienza, sono molto contento. Lì sul momento un po’ mi è dispiaciuto perché in finale sarei voluto arrivare fino in fondo. Non posso però rimproverarmi nulla perché, essendo stata la mia prima apparizione, è stata una grande esperienza che mi ha portato a conquistare la medaglia d’argento, difficile da ottenere per chiunque”.
Prima di cominciare ti saresti aspettato di poter lottare per il titolo?
“Guarda, sinceramente arrivato in semifinale non mi sentivo così sicuro di riuscire a proseguire perché sapevo che il mio avversario (l’irlandese Jason Irwan n.d.r.) sarebbe stato piuttosto ostico da battere. Alla fine però ci sono riuscito e poi sappiamo tutti come è andata a finire. Sono comunque molto soddisfatto del risultato”.
Com’è stata la preparazione per affrontare questa competizione?IMG-20160808-WA0003

“Inizialmente mi sono allenato, con sedute di lavoro personalizzate, con il mio maestro Silvano Setaro. Successivamente ho ricevuto la convocazione da parte della Nazionale e in quel frangente ho lavorato dal 7 al 23 luglio insieme a loro mattina e pomeriggio”.
Quando hai iniziato a praticare la boxe?
“Avevo 11 anni quando mio padre mi portò in palestra. Mi è subito piaciuto anche se non pensavo che l’avrei presa così seriamente. Iniziai così per gioco, come iniziano tutti, per divertimento”.
Prossimi obiettivi?
“Verso fine settembre ci sarà un torneo in Germania e lì bisognerà puntare all’oro per migliorarmi (ride n.d.a.)”.
Dato che siamo in tema: ci pensi mai alla possibilità di partecipare un domani alle Olimpiadi?
“È una bella domanda. Sinceramente non mi sono prefissato nulla in particolare. È meglio pensare a una cosa alla volta e mantenere un profilo basso”.
Quest’anno è stato, ad ogni modo, un anno pieno di successi in cui hai vinto anche i Campionati Italiani, anch’essi un traguardo non da poco. C’è qualcuno a cui vuoi dedicare questi successi?

“Ringrazio in primis il mio maestro perché senza di lui non sarei arrivato fin qui. Un grazie lo meritano anche tutti i miei amici che mi hanno seguito e soprattutto la mia famiglia che mi ha supportato fino all’ultimo”.

Redazione

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