Serie D: Carmine Parlato nuovo allenatore del Latina calcio

Serie D: Carmine Parlato nuovo allenatore del Latina calcio

di Lorenzo Petrucci

Nel pomeriggio di ieri, 12 giugno, il Latina Calcio 1932 ha presentato il mister della prossima stagione calcistica, si tratta dell’ex Rieti Carmine Parlato.
Presentazione avvenuta presso la sala conferenza dello stadio Francioni.

Di seguito le parole del nuovo mister nero azzurro:

“E’ un piacere essere qui, è un onore, sono passati un pò di anni che ritorno al Latina, qualche viso li rivedo e li ricordo con piacere. E’ stato un percorso in cui il Direttore Sportivo Germano ha avuto modo di seguirmi momento dopo momento. La stima e l’interessamento da parte sua e della società ha fatto in modo di far scattare in me quella voglia che una piazza come Latina ti dà e non credo che possa stare in una categoria del genere.
Per me è un onore essere qua ma allo stesso tempo devo fare in modo di impegnare in maniera straordinariamente per un impegno ancora più straordinario, quindi da parte mia ci sarà quell’impegno totale, con la professionalità che possa unire la maggior parte di tutti voi volete che la società Latina calcio raggiunga.
Ringrazio il presidente, tutti i soci e il direttore per avermi convinto che Latina ha fame e la società ha voglia di raggiungere al più presto i traguardi desiderati dalla società, da tutti e io mi impegnerò a raggiungere.”

Cosa ti ha spinto ad accettare la proposta del Latina?
“A volte bisogna ricordarsi di quando si giocava e il Latina per me, in passato, è stato l’inizio in un calcio che poi dopo mi ha fatto arrivare per prima cosa. Ero anni in cui ero molto giovane, ricordo ancora il derby col Frosinone nell’89 e solo a vedere e ricordare tutta quella gente e tutti quei tifosi che c’erano allo stadio, ha fatto in modo di rivivere quelle emozioni e cercare di provare a rivederle. Poi non nascondo che giocando contro il Latina quest’anno sicuramente ho visto le emozioni che il calcio ti sa dare e una piazza come Latina, che ho scoperto tanti anni fa, entra nel cuore di ogni calciatore e di ogni allenatore. Questo deve essere unito ad un impegno straordinario perché oggi tutti siamo portati a vedere il calcio a Latina in un’altra categoria. È facile fare il tifo per una squadra di A o di B ma è difficilissimo farlo in D ma a Latina il tifo che ho visto è tra i migliori in tutta Italia.”

Come si riparte?
“Siamo al primo giorno di presentazione, poi con il direttore e la società faremo la nostra strategia e la il nostro percorso, cercheremo di portare quegli elementi che hanno la giusta mentalità per questa piazza. Per prima cosa devono essere uomini, avere il rispetto per la città e la tifoseria, impegnarsi al massimo per chi viene allo stadi o a vederli mettendo anima e cuore. Le partite si possono vincere anche non impegnandosi al massimo, ma chi arriva a Latina è importante che deve sapere che arriva in una società seria, in una città in cui il calcio è uno degli aspetti importanti e rispettare la maglia che indossa.”

Temi la pressione?
“La pressione ce l’hanno gli operai che si alzano alle 6 e mezza di mattina e tornano alle 6 del pomeriggio per arrivare a fine mese e far stare bene le loro famiglie e portare i soldi a casa. Quelle sono le difficoltà. Sportivamente parlando facciamo i professionisti. La maggior parte dei giocatori devono passare per Latina o altre piazze importanti simili altrimenti non saranno mai calciatori veri. Ben venga la pressione.”

Hai già in mente alcuni profili di giocatori?
“Come ho detto prima, siamo all’inizio. In questi giorni cercheremo di accellerare la ricerca. I profili che cerchiamo devono unire caratteristiche sia sotto il profilo tecnico che caratteriale e utilizzabili per la nostra rosa. Col direttore sportivo ne abbiamo discusso ma in maniera marginale, ora lo faremo in maniera più approfondita. Profili che siano utili alla causa alla causa Latina. L’importante, più dei “vecchi”, è trovare giovani all’altezza perché rivestono un ruolo molto importante e sono la priorità in questa categoria.”

Sarà un contratto annuale o biennale?
“E’ meglio fare una cosa alla volta, perché già una cosa alle volte si sbaglia, figuriamoci due. Parlando col presidente e con gli altri soci, nel contratto non ci sono conferme scritte, va bene anche la stretta di mano, pensiamo a una cosa alla volta e pensiamo che tutti insieme andiamo a combattere contro gli altri.”

Redazione

Il sito del settimanale 'Nuovo Corriere Laziale' testata che segue lo sport giovanile e dilettantistico della regione Lazio.

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