E’ giallorosso il primo gol della Serie A ai Mondiali

E’ giallorosso il primo gol della Serie A ai Mondiali

di Lorenzo Petrucci

(foto di © Gian Domenico SALE – www.photosportiva.it

Con un pò di attesa ma alla fine è arrivato il primo gol al Mondiale in Russia di un calciatore della Serie A. Dopo aver applaudito a Cristiano Ronaldo per la tripletta, visto rispondere Diego Costa e di Cheryshev con due gol a testa, è giunta anche la prima rete siglata da un giocatore che milita nel campionato italiano. A timbrare il cartellino è Aleksander Kolarov con un gol nemmeno tanto banale che ha permesso alla sua Serbia di vincere per 1-0  sulla Costa Rica e iniziare col piede giusto il torneo.

Una punizione di sinistro (specialità della casa) all’11’ della ripresa dal limite dell’area di rigore leggermente defilato sulla destra e diretta all’incrocio dei pali che non ha lasciato scampo all’incolpevole portiere costaricano e del Real Madrid Keylor Navas.
Scherzo del destino portiere blancos nella lunga lista di sostituti che potrebbero sbarcare in giallorosso se Alisson dovesse fare il percorso inverso alla corte di Florentino Perez e del neo tecnico Lopetegui.

Kolarov che così tinge il Mondiale anche un pò di giallorosso, diventando il 24° marcatore della storia della Roma a segno nella competizione intercontinentale.
Da Guaita nel lontano 1934 in Italia – Uruguay fino a Kolarov a Russia 2018. In mezzo il celebre rigore di Totti nel 2006 contro l’Australia ai quarti di finale o De Rossi e Juan rispettivamente con Italia e Brasile nel 2010, Balbo e Caniggia (quest’ultimo con addirittura due reti) con l’Argentina e Di Biagio con la Nazionale Azzurra contro il Camerun nel 1998, senza dimenticare Giannini, Bruno Conti, Voeller, Falcao.

Kolarov ha dato il via, in attesa del secondo gol di un calciatore della Serie A in Russia, nel frattempo la Serbia e la Roma si godono Aleksander.

Redazione

Il sito del settimanale 'Nuovo Corriere Laziale' testata che segue lo sport giovanile e dilettantistico della regione Lazio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *