Milan riammesso all’Europa League 2018/19: il TAS accoglie il ricorso

Milan riammesso all’Europa League 2018/19: il TAS accoglie il ricorso

La notizia più attesa dai tifosi rossoneri inizia a trapelare pochi minuti dopo mezzogiorno: il Tas ha riammesso il Milan nell’edizione 2018-19 dell’Europa League.




Dopo tanti giorni tribolati, finalmente arriva un momento di euforia per il Diavolo, che potrà dunque disputare la competizione che s’è guadagnato sul campo, attraverso il 6° posto nella scorsa Serie A. Il Tribunale arbitrale dello Sport di Losanna ha deciso di rinviare nuovamente il dossier Milan al confronto con la Uefa, affinché sia comminata una pena proporzionata e venga rivalutata la possibilità di un Settlement Agreement che riconduca il club di via Aldo Rossi all’interno dei paletti imposti dal Fair Play finanziario. Alle 12.48 il comunicato ufficiale appare anche sul sito del Tas di Losanna.

(fonte: gazzetta.it)




IL COMUNICATO DEL TAS – Il Collegio del TAS incaricato del procedimento arbitrale ha parzialmente accolto le istanze del Milan ed ha deciso quanto segue: – la decisione dell’Adjudicatory Chamber dell’UEFA CFCB del 19 giugno 2018 è confermata nella parte in cui stabilisce il mancato adempimento, da parte del Milan, del requisito del pareggio di bilancio; – la decisione dell’Adjudicatory Chamber dell’UEFA CFCB del 19 giugno 2018 è annullata nella parte in cui stabilisce l’esclusione Milan dalla prossima competizione UEFA per la quale si sarebbe, altrimenti, qualificato nelle due stagioni successive (ovvero la stagione 2018/19 o la stagione 2019/20); – il caso è rinviato all’Adjudicatory Chamber dell’UEFA CFCB per l’irrogazione di una sanzione disciplinare proporzionata. Il Collegio del TAS ha rigettato la richiesta del Milan di ordinare all’UEFA la conclusione un accordo transattivo, ma ha stabilito che la decisione dell’Adjudicatory Chamber dell’UEFA CFCB di escludere il Milan dalle competizioni per club da essa organizzate non è proporzionata. Il Collegio ha ritenuto che alcuni elementi rilevanti non fossero stati adeguatamente considerati dall’Adjudicatory Chamber, o che gli stessi non potessero essere adeguatamente considerati al momento dell’emanazione della decisione appellata (il 19 giugno 2018), tra cui, in particolare, l’attuale situazione finanziaria del club, significativamente migliorata in seguito al recente cambio di proprietà dello stesso.




Redazione

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