Il mondo Savio: tra innovazione e tradizione

Il mondo Savio: tra innovazione e tradizione

di GIANLUIGI PUGLIESE

Tra preparazione, provini e nuovi allenatori è già partita la stagione del Savio. L’obiettivo è quello di puntare sempre al vertice, di puntare sempre a salire di categoria, come da tradizione (vista e considerata la storia e la bacheca ricca di trofei giovanili). Buona ma non perfetta la passata stagione in quanto la società del presidente Paolo Fiorentini è abituata ad arrivare – in una o più tra giovanissimi, allievi e juniores – alle finali nazionali dunque a giocarsi lo scudetto. Nella stagione appena terminata quindi nulla di tutto questo, ma si ha comunque a che fare con squadre attrezzate, che hanno sfiorato il secondo posto. Poco mercato per l’attuale juniores di mister Vergari, ovvero i classe 2000, che hanno chiuso lo scorso campionato (in vesti di allievi elite) al terzo posto, ma hanno mostrato grandi valori individuali, oltre che di collettivo, e spesso non sono stati assistiti dalla fortuna. La juniores dello scorso anno invece non ha brillato, il coach è stato esonerato, e mister Bolic (nonché nipote del presidente del Crotone) è stato costretto a fare un doppio lavoro nel finale di stagione, allenando sia gli allievi – sua squadra dall’inizio alla fine – sia la juniores appunto. Quest’ultima non vince il titolo da 8 anni, seppur due anni fa è arrivata alle finali. Sarà invece tutto da vedere per quanto riguarda gli allievi e i giovanissimi. Molti, come sempre, sono i giocatori che arrivano tra maggio e agosto, e il lavoro di selezionamento e sfoltimento delle rose impegnano e non poco i tecnici. Bonanni avrà i giovanissimi regionali fascia B, Marco Iacovolta viene confermato sulla panchina dei giovanissimi regionali 2003, così come Bolic su quella degli allievi regionali: il loro progetto necessita di continuità. Dal punto di vista della ristrutturazione dei campi, nell’estate 2018 sono previsti ma non ancora ufficiali i lavori di rinnovamento del manto erboso del campo da Calcio. Invece, per quanto riguarda i campi da calcetto e calciotto, non ce ne sarà bisogno perché i lavori sono stati terminati due anni fa. Ai nastri di partenza dunque, la stagione del Savio parte con il massimo dell’autostima, come sempre, come da tradizione; non è un caso che le società professionistiche peschino spesso giovani promettenti da questa società così nota e ambiziosa.

Redazione

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