Eretum Monterotondo, capitan Alessandri: “Siamo pronti per una grande stagione”

Eretum Monterotondo, capitan Alessandri: “Siamo pronti per una grande stagione”

Ufficio stampa SSD Eretum Monterotondo

L’appuntamento è al Cecconi, all’interno dello spogliatoio “Locali”, quelle quattro segrete mura dove si trova la concentrazione necessaria per affrontare al meglio le sfide, dove nascono e si preparano i grandi trionfi. Troviamo il capitano, Carlo Alessandri, intento a studiare, in un’immagine che è sintesi ed emblema della sua personalità: cultura e sport, un binomio, due linee parallele che da sempre caratterizzano e arricchiscono la sua vita. Il calcio, che gli ha regalato grandi soddisfazioni, e lo studio che non ha mai abbandonato, neanche dopo la Laurea in Lettere e Filosofia, specializzazione in Forme e Tecniche dello Spettacolo, per quella voglia di ritagliarsi un futuro importante anche lontano dai campi di calcio. Ne esce un calciatore, un uomo, mai banale, schietto e riflessivo, che non si rifugia nelle solite frasi di circostanza, ma da leader e capitano sa suggerire e indicare il giusto percorso ai suoi compagni di viaggio.

La prima domanda è d’obbligo, anche se siamo alla vigilia dell’inizio del campionato: che stai studiando, Capitano?

“Sto preparando la tesi per il Master alla Luiss, in collaborazione con la Scuola dello Sport del Coni, in Management Sportivo. Dopo la laurea, e dopo aver lavorato cinque anni come direttore di distribuzione in due aziende cinematografiche, nell’ultimo periodo ho deciso di dedicarmi ad un nuovo settore. La tesi è sulla responsabilità sociale nelle associazioni sportive dilettantistiche, quindi sarà anche uno spunto di riflessione sulla nostra situazione societaria all’interno del territorio di Monterotondo. Sto cercando di togliere un po’ di nebbia dal mio percorso per capire cosa recita quel cartello polveroso che vedo in fondo alla strada in maniera ancora un po’ opaca…”.

Passiamo al calcio. Siamo ormai a poche ore dall’inizio della stagione, che sensazioni hai?

“Ho sensazioni molto positive, perché da subito abbiamo iniziato con serietà, grande concentrazione e buoni propositi. Credo che la squadra sia pronta per una grande stagione. C’è entusiasmo, determinazione e voglia di migliorare il risultato dello scorso anno, che comunque è stato un campionato positivo. Il calendario ci propone un inizio molto complicato, ma dobbiamo essere bravi e fare in modo che le nostre avversarie abbiano altrettanto timore e rispetto nell’affrontarci”.

In estate è cambiato il tecnico. Che idea ti sei fatto di mister Perrotti?

“Perrotti è un profilo di allenatore molto diverso dal suo predecessore, soprattutto per una questione di età e di esperienza nella categoria. Ci ha colpito da subito per il suo spirito di coinvolgimento totale, per la capacità di riuscire a coinvolgere tutti gli elementi della rosa, mettendoli sullo stesso piano, al fine di avere tutti i giocatori motivati e con la giusta concentrazione”.

Che squadra è uscita dal calciomercato estivo?

“Innanzitutto abbiamo mantenuto un’ossatura già valida. È stato fatto, inoltre, un importantissimo mercato soprattutto dal punto di vista dei giovani: grazie all’abilità del nostro Direttore Sportivo e degli altri membri dello staff sono stati raggiunti tutti gli obiettivi prefissati. Sono arrivati giovani importanti, già esperti e maturi, che hanno campionati di livello alle spalle e si vede. Sono dei giovani che renderanno migliore l’annata di altri ragazzi di grande valore che avevamo già in rosa: mi auguro che capiscano che i linguaggi tecnici del calcio sono differenti, loro li hanno e devono trovare finalmente la determinazione, attraverso il lavoro, per farli emergere”.

Dai giovani a due acquisti di grande esperienza: Pascu e Razzini. Che apporto possono dare alla squadra?

“Pascu è un giocatore che finalmente ho come compagno di squadra e non come avversario, perché è un calciatore che ha un impatto devastante sulle partite, con una forza fisica e una progressione eccezionali. Marius è uno di quei calciatori che evidenzi in una lista e che ti costringe a cambiare assetto in funzione delle sue caratteristiche, direi uno dei pochi della categoria. Razzini è un altro ragazzo che ho sempre guardato con grande ammirazione, porta esperienza e personalità in tutto il reparto difensivo. Lo ricordo formare una coppia centrale straordinaria e imperforabile, insieme a Calabresi, nel Guidonia di Ferretti. Emanuele è in grado di trasmettere serenità al sottoscritto e a tutto il reparto, lo ritengo peraltro uno dei giocatori più eleganti che esistono in Eccellenza. Un altro acquisto importante deve essere Edoardo Barbetti: ci auguriamo che torni il più presto possibile, anche per andare a migliorare ancora di più un centrocampo già arricchito dalle ottime qualità dei nuovi acquisti “.

Ci sono state molte polemiche sulla composizione dei gironi di Eccellenza, che idea ti sei fatto? Alla luce della forza delle avversarie, quale deve essere il vostro obiettivo?

“Non concordo con le lamentele e le polemiche sollevate dopo la composizione dei gironi. A livello strettamente tecnico, senza voler entrare nel merito di questioni economiche e logistiche, credo che tutte le squadre che si erano organizzate per disputare un campionato di vertice devono accogliere con favore questo ‘girone di ferro’, perché ci saranno più scontri diretti e di conseguenza meno strappi in testa alla classifica. Per quanto ci riguarda dovremo cercare di rimanere in quella parte di classifica che va dal decimo posto in su, cercando di disputare un torneo senza patemi e senza troppe sofferenze”.

Che clima si respira all’interno dello spogliatoio?

“È un ambiente molto positivo, un entusiasmo che si è creato grazie all’integrazione immediata tra i ‘vecchi’ e i nuovi acquisti. Siamo consapevoli di aver arricchito la squadra e quindi dei nostri mezzi e della nostra forza”.

Un’altra novità che ti riguarda da vicino è il preparatore dei portieri, con Lucidi che ha sostituito Onorati. Come ti stai trovando?

“Ho avuto la fortuna di conoscere in questi anni due grandi professionisti, prima Paolo Lucidi, poi Paolo Onorati, che è indiscutibilmente un preparatore di un’altra categoria. Sono però ben felice del ritorno di Lucidi, ritrovo un amico, oltre che un preparatore, con il quale avevo già lavorato qui a Monterotondo e che per qualifica e competenze può tranquillamente ambire ad essere uno dei migliori in circolazione. Lucidi è garanzia di professionalità all’interno dello staff tecnico e inoltre sa trasmettermi sicurezza e tranquillità”.

Ai nuovi arrivati hai già parlato del derby? Che idea ti sei fatto del Real Monterotondo Scalo?

“I ragazzi hanno voluto vedere i filmati e le foto delle stracittadine dello scorso anno e sono stati molto colpiti dall’entusiasmo e dalla grande partecipazione. Non vedono l’ora di giocare queste due partite. Il Real è una squadra molto forte, c’è grande coesione all’interno dello spogliatoio. Hanno grande voglia di far bene e sono sicuro che hanno tutte le possibilità per confermarsi ai livelli dello scorso anno. Tornando ai derby, abbiamo chiuso la stagione scorsa sull’1-1, una vittoria e una sconfitta: rimettiamo la palla al centro…”.

Redazione

Il sito del settimanale 'Nuovo Corriere Laziale' testata che segue lo sport giovanile e dilettantistico della regione Lazio.

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