SPES Montesacro la grande famiglia, che si ispira all’Athletic Bilbao

SPES Montesacro la grande famiglia, che si ispira all’Athletic Bilbao

di Michelangelo Ottaviano

Siamo a Montesacro, quartiere situato nell’area Nord di Roma. Fondata nel 1908 la SPES è una delle società più antiche della capitale. Per tanti anni ha militato nelle categorie più alte del calcio dilettantistico romano. Dopo un declino tecnico attraversato nell’ultimo ventennio, la società capitolina vuole ritornare in auge. La filosofia adottata dal presidente Di Clemente, è sicuramente quella giusta per dare inizio ad un nuovo ciclo.

La SPES sta lavorando molto per migliorare il suo settore giovanile, a partire dalla scuola calcio dove la società si è classificata terza a “Sei bravo a.. scuola di calcio” nell’edizione 2016-2017 dietro solo a Roma e Lazio. Il team di mister della società è composto principalmente da insegnanti di educazione fisica, quindi di persone competenti nel settore. Ma fin qui tutto nella norma, quindi cos’è che accomuna la SPES all’Athletic Bilbao ? Semplice, come tutti i giocatori tesserati per la squadra sono baschi o cresciuti nel settore giovanile della squadra basca, tutti i ragazzi tesserati della squadra sono di Montesacro o cresciuti nel settore giovanile giallo-nero.

Magari non scendono in campo per affermarsi come popolo indipendente, ma sicuramente lottano tutti insieme per la maglia come fossero una grande famiglia. In proposito abbiamo intervistato Pacifico Temperini, mister dei Giovanissimi Provinciali fascia B, che ci ha parlato dell’ambiente e in particolare della sua squadra.


Mister Temperini: “ Questo attaccamento da parte di tutto il quartiere e dei ragazzi tesserati, è una cosa che non si vede spesso. I ragazzi lottano per la maglia, si vede in campo. Abitando tutti in zona sono cresciuti insieme, sono tutti amici e questa particolarità permette di avere da subito un gruppo coeso. Sono tornato alla SPES dopo vent’anni, quando ho ricevuto la chiamata del presidente sono venuto di corsa. Sono tornato perché questa società rappresenta un qualcosa di speciale e ci sarò per sempre legato. Ho preso un gruppo di ragazzi serio e molto unito. Loro giocano insieme da molto tempo e per me è stato tutto più facile. La scorsa stagione hanno partecipato ad un campionato sotto età in un girone molto difficile e i risultati non sono stati dei migliori. Quest’anno però, stiamo facendo un qualcosa di straordinario, i ragazzi hanno avuto una crescita impressionante. Non vogliamo porci limiti, ma non nego che mi piacerebbe ripetere la striscia di vittorie che feci vent’anni fa con la Juniores. “ I numeri dei Giovanissimi Provinciali fascia B, d’altronde parlano da soli. Secondo miglior attacco con 109 gol fatti, miglior difesa con 12 gol subiti e unica squadra in tutto il Lazio a punteggio pieno per quanto riguarda la propria categoria. Insomma, questi numeri ci fanno capire che quel qualcosa di speciale che ha la squadra, non rimane in un iperuranio platonico, ma si riflette sul campo. In sintesi, sarebbero bastate solo due parole per l’articolo. SPES come speranza di tornare in alto, quella che la società non ha mai perso; e Montesacro, banalmente il quartiere dove i ragazzi vivono e giocano a calcio, ma ormai abbiamo capito tutti che è ben più di un semplice luogo.
Questo perché la SPES prima di essere una grande società, è una grande famiglia.

Redazione

Il sito del settimanale 'Nuovo Corriere Laziale' testata che segue lo sport giovanile e dilettantistico della regione Lazio.

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