Tommaso Berni: “Inter-Lazio senza pronostico. 26 maggio, un ricordo indelebile”

Tommaso Berni: “Inter-Lazio senza pronostico. 26 maggio, un ricordo indelebile”




Tommaso Berni, tifoso laziale ed ex portiere interista, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia in vista di Inter-Lazio di domenica prossima:




Sia Reina sia Strakosha sono due grandi portiere che hanno fatto molto bene alla Lazio. Lo spagnolo è sicuramente un portiere di uno spessore superiore: il ruolo è determinante nell’impostazione e tutti conosciamo la qualità di Reina nel gioco con i piedi, con lui in campo la Lazio può produrre di sicuro delle giocate differenti. Adesso il calcio è diventato uno sport a 360 gradi e sicuramente anche il ruolo dei portieri sta cambiando.

Sicuramente domenica sarà una partita da tripla, sulla carta le squadre si affrontano due squadre che utilizzano lo stesso modo ma giocano in maniera diversa. Sono convinto che sarà una partita apertissima con occasioni da una parte e dall’altra: l’Inter sa che dovrà fare attenzione al micidiale contropiede della Lazio, i biancazzurri sanno che l’Inter macina tanto gioco e mantiene i ritmi alti. Un pronostico è davvero molto difficile.




Conte è un allenatore di grande livello internazionale però dà sempre tutto al 110% e pretende lo stesso anche con i giocatori. Per cui quando i risultati arrivano i risultati tutto scivola in maniera tranquilla, quando mancano si può alimentare qualche tensione. Sicuramente è un allenatore tosto, non da calcetto con gli amici, ma pretende sempre il massimo perché dà il massimo come professionista, ogni minuto.

Simone Inzaghi è sempre stato un ragazzo molto disponibile e umile, soprattutto ha sempre dimostrato di sapere di calcio anche quando era giocatore. Veder giocare la Lazio è sempre una cosa bella, ci si diverte tanto ed è un tecnico che ha meritato pienamente tutti i complimenti che ha sempre ricevuto.

Essere in Curva Nord il giorno della vittoria del 26 maggio è stata un’esperienza straordinaria che poterò nel cuore tra quelle più importanti della mia carriera. In quei giorni ero in Portogallo e in quel weekend non si giocava, mi organizzai per essere lì con i miei amici e quella giornata fu una cavalcata lunghissima ed esaltante, un’esperienza bellissima. Speriamo possano riaprire presto gli stadi per ritrovarci un’altra volta insieme in curva.




Redazione

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