Europa League | Roma di qualità, netta vittoria 3-0 contro lo Shakhtar Donetsk

Europa League | Roma di qualità, netta vittoria 3-0 contro lo Shakhtar Donetsk

di Gianluigi Pugliese

(foto di © Gian Domenico SALE – www.photosportiva.it)

La Roma strapazza con un 3 a 0 lo Shakhtar Donetsk nella gara di andata degli Ottavi di finale di Europa League, archivia la settima vittoria su nove incontri disputati in stagione nella competizione europea, e soprattutto mette i quarti in cassaforte.

Gli uomini di Fonseca sono in condizione oltre che in fiducia. L’ atteggiamento aggressivo palesato dalle prime battute, soffoca il tentativo di palleggio degli ospiti, che sbagliano molti palloni in fase di impostazione. Se da un lato un allenatore, Castro, non indovina la tattica della partita, dall’altra il tecnico giallorosso – che ha allenato lo Shakhtar dal 2016 al 2019 e che quindi conosce le caratteristiche degli avversari – prepara la gara in maniera perfetta.

Già dai primi minuti la chiave della partita risulta essere l’attacco della profondità. Gli ospiti giocano con la difesa alta ma non pressano in fase di non possesso. Per la Roma è un gioco da ragazzi servire in verticale i movimenti di Mkhitaryan (fino al 35’, poi sostituito per infortunio da Mayoral), Pedro e Pellegrini (partita di quantità e qualità per il capitano). Al 23’ è proprio quest’ultimo a tagliare senza palla la retroguardia della compagine ospite, e senza andare in fuorigioco concretizza al meglio il filtrante di Pedro. Sull’altro lato Pau Lopez è attento in due occasioni su Tetè, l’unico capace di impensierire la Roma. I più temuti Junior Morales e Taison sono neutralizzati dal reparto difensivo dei padroni di casa e costretti a giocare il più delle volte spalle alla porta. Nella ripresa gli ucraini devono scoprirsi per andare a caccia del prezioso goal in trasferta, ma alla Roma riesce tutto, soprattutto nell’ultimo quarto di gara quando il neoentrato El Shaarawy, servito da Mayoral, si ricorda di essere il faraone della prima versione in giallorosso. Dopo essersi infilato palla al piede tra Dodo e Vitao, il numero 92 fulmina Trubi in uscita con un morbido pallonetto al minuto 73 (inutili le timide proteste degli ospiti per un presunto fallo di Villar al sorgere dell’azione). Quattro minuti più tardi Mancini sigilla il risultato con un colpo di testa vincente sugli sviluppi di un corner dalla sinistra. Il difensore ex Atalanta (secondo goal consecutivo dopo quello realizzato contro il Genoa) gioca un match perfetto lanciando un chiaro segnale al CT Mancini in vista dell’Europeo.

Il primo tempo da 90 minuti è stato superato alla grande da tutti i protagonisti chiamati in causa. Diawara gioca semplice, Villar non snatura le sue qualità tecniche seppur chiamato a sostituire la dinamicità di Veretout; Karsdorp è in costante crescita. Cristante non ruba l’occhio ma da centrale di difesa, non essendo pressato come lo sarebbe se giocasse a centrocampo, sembra essere più a suo agio.

La Roma può essere più che soddisfatta in attesa del ritorno (da non sottovalutare) fissato per il 18 marzo alle 18.55, ma le assenze preoccupano in vista della volata finale di stagione. Il sergente Fonseca, vero riferimento di questo gruppo, fin’ora ha sempre trovato la soluzione ai problemi mostrandosi quasi compiaciuto dalle capacità di mescolare le carte di partita in partita (ieri Mkhitaryan centravanti). Com’è nella logica delle cose però, il tecnico gradirebbe avere almeno una volta l’imbarazzo della scelta.

Redazione

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