LE PAGELLE | Serie A, Lazio-Benevento 5-3: Leiva sale in cattedra, finalmente Fares

LE PAGELLE | Serie A, Lazio-Benevento 5-3: Leiva sale in cattedra, finalmente Fares

di Fabio BELLI

Le pagelle biancazzurre della rocambolesca ed emozionante sfida tra Lazio e Benevento, con gli uomini guidati in panchina quest’oggi da Massimiliano Farris che si sono imposti 5-3.

Reina 6: Nessuna responsabilità specifica sui gol subiti, certo non si aspettava una giornata così agitata. Qualche incertezza sui rinvii che non aveva ormai da diverse settimane.

Marusic 5: Viene confermato tra i tre dietro per accompagnare l’azione e ci riesce nella prima mezz’ora tambureggiante, ma difensivamente stavolta soffre tanto. Lascia troppo spazio a Sau sul gol del 3-1, provoca il rigore del 4-2, non ha comprensibilmente le malizie necessarie in marcatura. Esperimento da rivedere.

Acerbi 5.5: Anche lui in fase di impostazione si fa vedere, ma marca ormai con troppa leggerezza: gli avversari gli scappano via in maniera impensabile fino a qualche settimana fa, anche per questo la Lazio soffre tanto sui calci d’angolo.

Radu 6: Come a Verona, il migliore della difesa in una prestazione collettiva però meno valida: non è un caso che dal suo lato il Benevento abbia più difficoltà ad affondare.

Lazzari 6: Ottima prima parte di gara, fino al 3-0 fa quello che vuole sulla destra. Poi perde il ritmo e copre male dal suo lato, non coadiuvato a dovere da Marusic. Si rivede nel finale quando spreca però una palla d’oro da servire a Immobile.

Lucas Leiva 7: Quando esce si spegne la luce e non è un caso: ha ancora un’autonomia limitata ma l’ora in cui è in campo ormai da qualche settimana è tornata di alto livello.

Parolo (dall’11’st) 6.5: Qualche sofferenza al momento di tenere palla, infatti la Lazio non riesce a rallentare il ritmo come dovrebbe. Nel finale però è encomiabile per spirito di sacrificio, fino alla cavalcata che vale l’assist finale per Immobile.

Luis Alberto 6.5: Anche lui si conferma fondamentale, brillante in tutte le idee che portano la Lazio a costruire tanto. Sostituito un po’ anticipatamente perché diffidato, deve controllarsi di più.

Akpa Akpro (dal 25’st) 5: Stavolta non entra in partita, subito ammonito praticamente non ne becca uno, lamentando alla fine anche qualche problema fisico fino a farsi nuovamente sostituire.

Hoedt (dal 40’st) 6: Entra e ci mette il fisico, evitando altri guai sulle palle alte.

Milinkovic-Savic 6.5: In linea con quanto fatto vedere dalla squadra, ottimo avvio e assist del 2-0, poi assente ingiustificato fino al convulso finale in cui torna prezioso su tutti gli spioventi beneventani.

Fares 7: Finalmente una prova convincente, sfortunato anche sulla ribattuta del rigore fallito da Immobile. Ci saranno partite ravvicinate ma forse meritava qualche minuto in più per rinforzare le sue certezze appena nate.

Lulic (dall’11’st) 5.5: Col suo ingresso la Lazio fa un passo indietro, suo l’errore sul gol poi annullato a Lapadula, nel finale non gestisce lucidamente palloni importanti per far scorrere il tempo. E’ sempre generoso ma ancora molto lontano dai suoi standard.

Correa 7: Si guadagna il rigore che Immobile gli concede di trasformare, inventa il poker che dovrebbe di fatto chiudere il match, segnali di concretezza fondamentali che erano mancati nelle ultime esibizioni.

Muriqi (dal 25’st) 5: Al netto di tutte le difficoltà evidenziate anche da Tare in settimana, dovrebbe incidere di più, è evidente. Al di là di tutto sembra appesantito, il timore è che per ritrovare veramente la forma serva ormai aspettare di ripartire da zero ad Auronzo.

Immobile 7.5: Ne fa due e potrebbero essere 5 alla luce dell’ennesimo palo, del rigore sbagliato e del tocco di Depaoli che gli nega il primo gol. A tratti straripante, era la partita che gli serviva per sbloccarsi, peccato solo per il penalty fallito che sembrava ininfluente e che clamorosamente poteva costare invece carissimo.

L’all. Farris 6.5: Sempre a stretto contatto con Inzaghi, per mezz’ora la Lazio sciorina grande calcio e dopo il poker di Correa sembrava finalmente all’orizzonte un secondo tempo tranquillo. Il calo di tensione che porta il Benevento addirittura vicino al pari deve essere da monito in vista di una volata finale che appare complicata, per la Lazio ma anche per le altre.

Redazione

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