Speciale impianti: «Siamo a un punto di non ritorno. Il problema? Sono i trasporti»

Speciale impianti: «Siamo a un punto di non ritorno. Il problema? Sono i trasporti»

Apparso sul Nuovo Corriere Laziale dell’11 Aprile 2016

di Alessandro IACOBELLI

Sulle pagine del ‘Nuovo Corriere Laziale’ si esprime sull’annosa questione del nuovo stadio dell’A.S. Roma anche il Consigliere comunale uscente di Roma Capitale Ignazio Cozzoli. Nel corso del tempo sul tema sono state formulate svariate ipotesi. Una di queste riguardava possibili contatti presi dai vertici del sodalizio giallorosso con i proprietari della zona di Tor Vergata. Tale eventualità può ad oggi ritenersi improbabile. Le attenzioni sono ormai virate su Tor di Valle. In tal senso, proprio di recente, il Presidente James Pallotta si è detto fiducioso di una imminente chiusura dell’affare. Il progetto definitivo deve però ancora giungere nelle mani della Regione Lazio. Il Presidente Zingaretti, infatti, sta aspettando la documentazione.

La situazione appare comunque ingarbugliata. I nodi da scogliere sono molteplici. Il problema principale è senza ombra di dubbio quello relativo ai trasporti. La viabilità, senza il potenziamento della linea ferroviaria Roma-Lido, accuserebbe difficoltà incalcolabili. Insomma, il cammino non è agevole e roseo per la nuova casa giallorossa.

Ecco allora le dichiarazioni rilasciate da Ignazio Cozzoli.
A distanza di mesi, la zona di Tor Vergata può ormai essere accantonata come ipotesi di insediamento dello stadio?
“Mi pare di capire che l’interesse dell’A.S. Roma si sia concentrato esclusivamente sulla zona di Tor di Valle. Se non sbaglio, tra l’altro, manca soltanto la progettazione esecutiva per avviare la fase della conferenza dei servizi con la Regione Lazio. Dubito quindi la possibilità di avvallare una ulteriore ipotesi. L’investimento ha raggiunto cifre rilevanti”.

Lei come si è posto di fronte all’intenzione di porre le basi del progetto sull’area di Tor di Valle?
“Personalmente, nelle specifiche sedi istituzionali, ho votato a favore del suddetto progetto. Ritengo che l’investimento sia importante per la città. Le opere pubbliche richieste, basti pensare alla razionalizzazione della viabilità stradale e all’ammodernamento della tratta ferroviaria Roma-Lido, sono a dir poco essenziali. L’unico ostacolo riguarda l’ampliamento della linea B della Metropolitana, bocciato dagli esperti dell’Atac. In particolare sul rifacimento della Roma-Lido la Regione sembra ancora a carissimo amico. Il project financing, con la proposta dei francesi, non sta ottenendo riscontri concreti”.

Riguardo ai lavori inerenti alla tutela idrogeologica del territorio quale è il suo punto di vista?
“A mio parere si tratta di un finto problema. Sono state realizzate quattro sedute della commissione urbanistica di Roma Capitale in cui sono state acquisite tutte le prescrizioni dei vari enti coinvolti. La messa in sicurezza del fosso di Vallerano era prevista inevitabilmente nel progetto presentato dalla A.S. Roma. La Regione Lazio non nasconde le sue perplessità, ma non riesco a capire come si possa rinunciare ad un’opera così imponente”.

Redazione

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