Sbarca a Roma il sigillante per sanare le buche sull’asfalto
di Francesca EMPLER
A Roma arriva il sigillante per sistemare le buche che hanno creato non pochi problemi ai romani, in questi mesi di frequente dai gommisti di fiducia.
Dopo le tante polemiche anche a seguito del Giro d’Italia, è il Campidoglio ad annunciare questa sperimentazione: un asfalto diluito con l’acqua e poi colato sopra il bitume, tecnicamente un’emulsione cationica colloidale, legante e sigillante, diluita, appunto, con l’acqua. Questo materiale è stato utilizzato, fino a questo momento, per lo più per preservare le piste degli aeroporti statunitensi e di altre parti del mondo soprattutto dall’usura e dagli agenti atmosferici.
A svolgere per la prima volta questa operazione sarà una ditta di Roma a titolo assolutamente gratuito. Le zone coinvolte nell’esperimento sono il III Montesacro e l’VIII Garbatella. Nello specifico le strade interessate, chiuse per quattro ore, sono via Galba, via Ferdinando Bardelli, via Capraia tra il 4 e il 6 giugno. Possibile, in futuro, che questo materiale venga utilizzato anche per sanare tutte le altre buche della Capitale, di certo non meno rilevanti. Contente dei risultati sia Margherita Gatta, assessore ai Lavori Pubblici, che la sindaca Virginia Raggi. Gatta, inoltre, ha voluto anche ribadire quanto sia importante che le aziende romane, ma anche nazionali, investano per trovare nuove soluzioni per la manutenzione stradale e che queste vengano sottoposte alle amministrazioni degli enti locali.
Dopo i gravi incidenti, le gomme bucate, le prese in giro da parte della stampa soprattutto estera e i dilaganti meme sui social network, i romani vedono affacciarsi, per la prima volta, un’opportunità forse risolutiva. Ciò che ci resta è attendere i risultati nelle zone interessate e sperare, qualora questi dovessero essere positivi, che i lavori si estendano anche in tutte le altre zone della Capitale. Occorre essere positivi perché, ad oggi, questa sembra essere una possibile soluzione.
