Anna Salvati, Fontane di Roma

Anna Salvati, Fontane di Roma

di Giuseppe MASSIMINI

Sacro e profano, purezza e sensualità nell’eleganza del segno




L’attività grafica di Anna Salvati si presenta sin dagli inizi parallelamente a quella pittorica. Le sue opere grafiche hanno sempre accompagnate ogni sua esposizione. Così è stato anche per la mostra “Senza confini” al Museo Archeologico di Sezze dove insieme agli ultimi dipinti ha presentato una scelta di serigrafie dal ciclo “Le fontane di Roma”. Ci regala, in queste opere, la poesia e la storia di Roma racchiusa nella sua sacrale bellezza, nella sua superba ambizione, nella sua possente monumentalità. Radice comune la figura femminile legata al tema dell’acqua che come ha scritto Alessandro Paparella presenta diverse sfumature di lettura: “Sacro e profano, ragione e istinto, purezza e sensualità”. Per Eugenio Vizzini, invece, “realtà e fantasia si intrecciano e si sovrappongono in una piena rievocazione storica di grande suggestione”; per Adriano Rigoli, “segnano il punto di riferimento e il rinnovamento di alcuni spazi urbani della città eterna” e per Renato Civiello “un momento di una realtà quotidiana vissuta con forti emozioni: ora con accenti lirici e atmosfere vibranti, ora sotto il sottile filo di una melanconica spiritualità”.




Fontane di Roma di Anna Salvati

Scrive ancora Paparella: “Dal punto di vista strettamente tecnico è difficile stabilire dove finiscano le fontane e dove cominciano queste moderne muse ispiratrici, tale è la comunanza del tratto che unisce figure così diverse, ma anche così vicine, come il freddo del marmo e la sensualità del nudo di donna. Sembrano sgorgare, proprio come acqua di fonte, direttamente dalle fontane di Roma. La comunione tra le donne e l’acqua è anche un fatto che emerge dalla notte dei tempi. Due sono gli esempi più evidenti: la nascita stessa di Afrodite che uscì direttamente dalla spuma del mare e le antiche sirene che ammaliavano i naviganti”. Ma quello che più colpisce in queste fontane è il rapporto eterno con la natura dove passato e presente si saldano in un’estasi creativa che supera i tempi, le epoche e gli stili. Esponente del movimento “Donna Agra’, insieme a Sante Monachesi, Anna Salvati, nata a Bellegra vive e svolge la sua attività artistica in Via Casilina a Roma nelle vecchie scuderie del Castello di Torrenova. La prima mostra alla Galleria Michelangelo, in Via Margutta a Roma, nel 1979. Segue una intensa attività espositiva in Italia e all’estero sempre costellata di premi e riconoscimenti. Le sue opere sono raccolte in collezioni private, archivi e Musei. Accompagna la cartella serigrafica, le Fontane di Roma, una poesia dell’artista: ” Sull’onda del mare/ Abbandonata  a pelo d’acqua/ respiro la luce./ Onda per onda/ l’acqua/ scivola/ su me./ Leggera./  Accarezzata./ Abbracciata dal mare/ mi dilato./ Mi sciolgo./ Mi fondo./ Risalgo/ al blu del cielo/ evanescente/come nube.




Redazione

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