Di Francesco: “Dovevamo sfruttare meglio le palle recuperate a metà campo”

Di Francesco: “Dovevamo sfruttare meglio le palle recuperate a metà campo”

Ufficio stampa As Roma

Le parole di Eusebio Di Francesco al termine della sfida contro il Real Madrid, l’ultima amichevole dell’International Champions Cup: dopo il vantaggio delle merengues per 2-0 nel primo tempo, nella ripresa i giallorossi hanno accorciato le distanze con Kevin Strootman.

Tre partite e otto gol subiti in questa manifestazione, mentre oggi solo due tiri in porta: è più proeoccupato della fase offensiva o di quella difensiva?

“Certe partite servono a capire dove devi lavorare di più, parlare di soli due tiri in porta mi pare riduttivo per quello che la squadra ha creato nel primo tempo: potevamo sicuramente sfruttare meglio le palle recuperate e metà campo. Parlare solo di numeri non serve. Ci sono cose positive e tante altre da migliorare. Abbiamo giocato contro squadre di altissimo livello e questa forse è la migliore al mondo, con loro si può sbagliare. Forse non mi è piaciuta la fase difensiva questa sera. La linea ha lavorato in maniera disordinata, soprattutto per quanto riguarda il primo gol, che poi ha determinato l’andamento della gara”.

Quali sono le sue impressioni sulla tenuta atletica della squadra?

“Fortunatamente ancora non buone, il nostro percorso di lavoro serve ad arrivare al meglio al campionato: non dobbiamo stare al massimo ora. Pensate che Coric è entrato negli ultimi 20 minuti e si sentiva le gambe pensanti. Abbiamo spinto abbastanza in questi giorni e ci sono stati diversi trasferimenti. Queste partite lasciano il tempo che trovano: le mie scelte hanno un obiettivo, portare tutti nella condizione migliore all’inizio del Campionato. Ovviamente dobbiamo migliorare il palleggio e ci sono tante altre cose che si possono fare diversamente, ma non dobbiamo dimenticarci contro abbiamo giocato perché anche questo aspetto fa la differenza”.

La sua squadra ha fatto sempre meglio nei finali di partita in questa manifestazione: come se lo spiega?

“In tutte le gare siamo partiti bene, anche in questa come approccio. Però nel primo gol abbiamo fatto un errore grossolano con la linea difensiva, che paradossalmente ha portato loro a giocare di rimessa. Abbiamo recuperato sette o otto palle importanti, ma in quelle occasioni non abbiamo mostrato le nostre qualità. Quando fai tanto lavoro come noi a inizio gara non sarai mai brillante, mentre alla lunga i giocatori hanno più gamba, hanno più condizione sul tempo lungo che sul breve. Ora dobbiamo essere bravi a “ripulirli” per poter avere maggior brillantezza nella prima sfida di campionato”.

Come sta Karsdorp?

“È a disposizione, non ha lavorato con i compagni per l’intera durata di questo ritiro e ovviamente non ha 90 minuti nelle gambe, ha giocato solo 30 minuti stasera. Ma mi è piaciuto come è entrato, ha personalità, spunti, ha desiderio a volte di fare più di quello che si deve e magari va oltre, ma la sua determinazione mi è piaciuta, cosa che nel primo tempo è mancata in alcune aggressioni”.

Dice che non ci sono ancora titolari e riserve: vale anche per il portiere? Nelle ultime due partite Olsen e Mirante si solo alternati.

“Olsen è arrivato in ritardo, ha lavorato tantissimo e per questo ho ritenuto opportuno dare le opportunità a entrambi di mostrare le loro qualità. Io ovviamente io so quale può essere la squadra che può partite dall’inizio, ma non pensate che giocheremo Campionato e Champions con soli undici giocatori. Io ritengo che ci siano dei calciatori che devono crescere fisicamente, altri che come Kluivert che hanno qualità e devono capire come muoversi meglio nella gara e altri che sono in una buona condizione. È un percorso normale e alla lunga mi auguro di poter avere 22-23 giocatori tutti a un buon livello”.

Spesso la pressione della squadra non è sembrata feroce e il Real Madrid ne ha approfittato scavalcando la difesa come in occasione del primo gol: cosa succede lì davanti?

“Spesso mancava la ferocia e la determinazione, è vero. Però in occasione del primo gol non c’entra nulla la pressione dei centrocampisti o degli attaccanti. È un concetto di linea difensiva, in quelle palle si esce tutti insieme e noi non lo abbiamo fatto. In certi casi può subentrare la stanchezza mentale. È un mese che lavoriamo e forse c’è bisogno di staccare. Mi auguro che sia solo quello il motivo”.

Per 18 minuti abbiamo visto Schick a destra con Dzeko punta, è solo un esperimento o è un’opzione valida per la stagione?

“Volevo rivederlo in quella posizione, dove ha già giocato nello scorso campionato. Potrebbe sempre servire a partita in corso. Era un’idea che avevo già a inizio partita, alcuni cambi come questo erano già previsti: avendo Cengiz fuori ho optato per questa soluzione”.

Redazione

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