Marialisa Maioli: “Gli psicologi italiani vogliono il rispetto delle regole”

Marialisa Maioli: “Gli psicologi italiani vogliono il rispetto delle regole”




di Alessandro DE CAROLIS

Nome e presentazione personale:

Sono Marialisa Maioli, 34 anni, laureata in Psicologia ad aprile 2019 (Università di Padova) con una precedente laurea in Scienze Politiche conseguita nel 2011”. Faccio parte del gruppo Facebook “Proposte per riforma eds psicologi e tirocinio post lauream”.

Cosa ha spinto gli psicologi italiani alla protesta?




Grandi problematiche riguardanti l’esame di stato per l’abilitazione già prima della pandemia. Il motivo più pressante riguarda i tirocini bloccati dalla situazione Covid-19. Senza poter fare le mille ore annuali non si può fare l’esame. A differenza dei medici, dove il loro tirocinio è stato trasformato in accesso diretto alla professione, noi psicologi siamo stati fermati. Questa differenza di trattamento è avvenuta poiché loro lavoravano al disegno di legge per essere abilitati senza fare l’esame di stato. Senza contare che il loro esame consiste in una sola prova (a quiz) mentre il nostro è suddiviso in tre prove scritte e una orale. Queste quattro prove sono a sbarramento: ovvero che se vengo bocciata all’orale devo ripartire dalla prima prova scritta, ripagando la tassa di iscrizione. L’emergenza sanitaria ha dato una grossa mano a loro mentre a noi ha complicato tutto. Un’altra problematica riguarda il fatto che il nostro ordine non ci ha ascoltato, proponendoci anzi un esame orale che riassuma gli argomenti di tutte e quattro le prove. La versione ufficiale dell’ordine (CNOP) è che ci sono troppi disoccupati tra gli psicologi. Da parte dello stesso Ministero non c’è stata una presa di posizione”.

Ci descriva la protesta di ieri: com’è stata organizzata e attuata

Ieri con mascherine e guanti abbiamo manifestato insieme ai farmacisti, giuristi, biologi nel pieno rispetto delle regole. Abbiamo fatto cartelloni, volantini, spille per dare più risalto alle nostre argomentazioni. Oggi c’è stato un segnale positivo avendo incontrato l’onorevole Luigi Iovino (M5S) e l’onorevole Valeria Alessandrini (Lega). Noi abbiamo bisogno della politica perché ascoltandoci possono fare un disegno di legge che rispecchi i nostri diritti. La Lega è stato il movimento che più ha capito le nostre esigenze”.




Quali sono le proposte o i cambiamenti che chiedete?

I cambiamenti sono quelli proposti dal CNSU (Comitato Nazionale degli Studenti Universitari) ovvero: rendere il tirocinio delle mille ore annuali come prova abilitante alla professione”.

Vi aspettate dei risultati già per l’esame di stato a luglio?“Si, ci aspettiamo dei cambiamenti per l’esame di luglio. Sia perché non è fattibile l’opzione proposta da loro di un unico esame orale, ma anche per via dei tempi brevi con cui si potrebbe risolvere la questione”.




Come mai finora non erano sorti questi problemi?

I problemi riguardanti l’esame di stato e la relativa abilitazione hanno sempre destato proteste (sotto forma di ricorsi) nel corso degli anni. Questa pandemia è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso”.

Com’è lo stato d’animo dei suoi colleghi?

Tutti noi crediamo in quello che stiamo facendo, non ci facciamo abbattere dalle difficoltà. Porteremo avanti le nostre idee e i nostri diritti senza sosta”.




Redazione

Il sito del settimanale 'Nuovo Corriere Laziale' testata che segue lo sport giovanile e dilettantistico della regione Lazio.

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