Hayez. L’officina del pittore romantico. Un’ampia rassegna alla GAM di Torino
![Hayez. L’officina del pittore romantico. Un’ampia rassegna alla GAM di Torino](https://www.nuovocorrierelaziale.it/wp-content/uploads/2024/02/di-Francesco-Hayez-da-sinistra-Il-consiglio-alla-vendetta-Ritratto-di-Carolina-Zucchi-a-letto-e-La-meditazione.jpg)
di Giuseppe MASSIMINI
Sostenuto da Canova si affermò come caposcuola del Romanticismo storico italiano. Stendhal lo considerò “il maggior pittore vivente” e Mazzini lo consacrò come l’interprete delle aspirazioni nazionali. Arte, storia e politica si intrecciano nella grande mostra Hayez. L’officina del pittore romantico, aperta fino al 1° aprile alla GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino (a cura di Fernando Mazzocca e di Elena Lissoni ). Cantore della bellezza, dell’amore e dei valori risorgimentali, Francesco Hayez (Venezia 1791 – Milano 1882), nella sua lunghissima vita, è stato protagonista di cambiamenti epocali testimoniando il passaggio dal Neoclassicismo al Romanticismo. La mostra, articolata in dieci sezioni in successione cronologica, presenta oltre 100 opere provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private cui si aggiungono alcuni importanti dipinti dell’artista custoditi alla GAM, come il Ritratto di Carolina Zucchi a letto (L’ammalata) e l’Angelo annunziatore. A confronto, per la prima volta, dipinti e disegni per meglio comprendere e ricostruire il metodo di lavoro del pittore.
![](https://www.nuovocorrierelaziale.it/wp-content/uploads/2024/02/di-Francesco-Hayez-da-sinistra-Il-consiglio-alla-vendetta-Ritratto-di-Carolina-Zucchi-a-letto-e-La-meditazione.jpg)
Il percorso prende avvio da Esordi e primi successi tra Roma e Milano. Subito dopo il visitatore incontra i disegni preparatori per la straordinaria tela monumentale, La sete dei Crociati, iniziata nel 1833 e conclusa nel 1850 su commissione di re Carlo Alberto per la Sala delle Guardie del Corpo a Palazzo Reale di Torino dove ancora oggi si può ammirare. Il percorso prosegue con L’affermazione del Romanticismo, una pittura capace di farsi interprete delle tensioni politiche di quegli anni e con La dimensione civile della grande pittura storica quando dalla fine degli anni Venti e il decennio successivo, Hayez si candida al ruolo di pittore civile e si fa interprete dei destini della nazione. Anima la sezione successiva, Da Giulietta a Imelda. Le eroine romantiche, un nuovo repertorio di opere alimentate da travolgenti passioni. La V sezione è tutta incentrata su Il Ritratto come specchio di un’epoca, mentre la VI sezione è dedicata a Venezia tra storia e mito con alcuni dei capolavori più amati e coinvolgenti dell’artista:l’Accusa segreta e Il consiglio alla vendetta. Poi il percorso espositivo si sofferma su Le bagnanti e il nudo eroico, che gli permette di esibire le sue straordinarie qualità pittoriche nella resa del corpo maschile e femminile e su Figure e temi biblici. Abita la sezione Gli ultimi anni l’incantevole Bagnanterappresentata con una straordinaria sapienza tecnica e con un prezioso studio della luce e del chiaroscuro. Chiude la mostra Bella e perduta. Una nuova immagine dell’Italia. Cuore pulsante di questa sezione LaMeditazione, ritratto di una giovane donna allegoria della patria “bella e perduta” che nella sua sconvolgente sensualità continua a offrire il seno per allattare i suoi figli e sognare più luminosi destini.