Stadio della Roma | Corruzione nella Capitale: arresti e indagini in corso

Stadio della Roma | Corruzione nella Capitale: arresti e indagini in corso

di Francesca EMPLER

Ieri, mercoledì 20 marzo, Marcello De Vito, presidente dell’assemblea capitolina, è stato arrestato con l’accusa di corruzione. Espulso immediatamente dal Movimento 5 Stelle, è stato sostituito da Enrico Stefàno, attuale presidente della commissione Mobilità del comune.




Secondo i pm Barbara Zuin e Luigia Spinelli, avrebbe percepito direttamente o indirettamente denaro dal costruttore Luca Parnasi, promuovendo, in cambio, il progetto connesso allo stadio della Roma. L’indagine si focalizza anche sulle condotte corruttive legate alla riqualificazione della zona degli ex Mercati generali di Roma Ostiense e alla realizzazione di un albergo nell’ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere. Finito in carcere anche l’avvocato Mezzacapo che aveva incassato, con De Vito, 48mila euro da Carlo e Pierluigi Toti, e, sempre entrambi, se ne erano fatti promettere oltre 100mila, interessandosi, in cambio, alla riqualificazione degli ex mercati generali di Ostiense. Più di 230mila euro sono stati incassati e oltre 160mila sono stati promessi a entrambi dalla compagine di imprenditori implicati nell’inchiesta. Ai domiciliari, inoltre, l’architetto Fortunato Pititto e Gianluca Bardelli. Indagati, invece, l’avvocato Virginia Vecchiarelli, gli imprenditori Toti, Sara Scarpari, amministratore della società Mdl srl, e l’immobiliarista Giuseppe Statuto.




Alla fine dell’interrogatorio di garanzia, Marcello De Vito ha riferito al nuovo legale, Angelo di Lorenzo, di essere dispiaciuto per l’accaduto, ma di essere tranquillo perché chiarirà tutto. L’avvocato ha comunicato che l’ex presidente sarebbe stato pronto a parlare, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere per dare modo al legale di preparare la difesa; chiederà di essere ascoltato in un altro momento. Camillo Mezzacapo, invece, si è difeso davanti al gip dicendo di aver percepito soldi solo per motivi professionali. Ha parlato anche davanti al gip Gianluca Bardelli, dichiarandosi estraneo alla vicenda e sostenendo di non aver mai preso soldi. Franco Merlino, invece, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Colpito da malore, come ha dichiarato il suo legale, risponderà a chi di dovere quando si riprenderà.




Redazione

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