Roma, Botticelle recluse in quattro parchi della Capitale

Roma, Botticelle recluse in quattro parchi della Capitale

di Francesca EMPLER

Un cambiamento decisivo è avvenuto proprio in questi giorni nella Capitale: le ormai storiche botticelle non potranno più circolare liberamente nelle Centro storico e saranno costrette a muoversi nei soli spazi di Villa Borghese, Villa Pamphilj, il Parco degli Acquedotti e la tenuta di Castel di Guido.




Questa la prima novità illustrata nel dettaglio dagli uffici e dall’assessore capitolino alla Mobilità Linda Meleo che, a seguito di questa decisione, propone ai vetturini che non vorranno aderire a questa iniziativa la possibilità di convertire la loro licenza in licenza taxi. Sempre secondo questo nuovo regolamento sarà possibile per i cavalli essere operativi solo nel caso in cui la temperatura sia inferiore ai trenta gradi. Per monitorare appunto la condizione termica, l’umidità e lo sforzo compiuto dall’animale, hanno pensato di posizionare i cronotachigrafi sulle botticelle insieme ad altri strumenti idonei.

Lo scontento viene in primo luogo dagli stessi vetturini, pronti a difendersi e far valere i propri diritti. Infatti la proposta di conversione della licenza non è stata ben accolta perché, come ha confermato lo stesso assessore Linda Meleo, sarebbero i vetturini a dover provvedere, a proprie spese, all’acquisto delle automobili. Molti di loro, peraltro, si dicono impossibilitati ad affrontare una tale spesa. L’altra critica mossa dai conducenti delle botticelle, non riguarda tanto la scelta dei quattro parchi, quanto le strade per raggiungerli: via Garibaldi, via del Tritone e via Veneto sono infatti tutte strade in salita e decisamente pericolose per i cavalli.

Scontenti della decisione anche gli animalisti, soprattutto quelli più ortodossi, che considerano non completo il provvedimento preso. In effetti, durante la campagna elettorale, era emersa espressamente la volontà del Movimento 5 Stelle di abolire totalmente questo servizio. A questo c’è però una motivazione: solo una legge può effettivamente farlo e il Campidoglio, in questo caso, può solo limitarsi a regolamentare.

Redazione

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