Umiltà e povertà in Carlo da Sezze

Umiltà e povertà in Carlo da Sezze

di Giuseppe MASSIMINI

Al Museo archeologico della città setina 40 opere di Tommaso Brusca ci raccantano la vita del Santo.




Dopo Roma e Latina si conclude al Museo Archeologico di Sezze l’ultima tappa della mostra itinerante di Tommaso Brusca “Preghiera umiltà e povertà in Carlo da Sezze” (organizzata dal Centro Studi S. Carlo da Sezze, a cura di Ernesto Di Pastina e Antonella Bruschi e con il patrocinio del Comune di Sezze, fino al 25 novembre). Ancora una tappa significativa nella carriera dell’artista che non ha certo bisogno di presentazioni: vanta una lunga esperienza pittorica, mostre e rassegne in Italia e all’estero, premi e riconoscimenti. Brusca interpreta i momenti della vita di S. Carlo strettamente legati al cammino del nostro tempo e alla trasformazione della nostra cultura.




Tre opere di Tommaso Brusca in mostra

Sono più di 40 le opere esposte tra dipinti, disegni e tecniche miste, realizzati in più anni, dal 1998 al 2018, con diversi tagli compositivi e tecniche espressive. Senza mai trascurare il piacere della descrizione e la capacità di integrare un episodio della vita del Santo con la sostanza pittorica. Timbri forti e leggeri di colore scorrono sulla superficie del quadro secondo i dettami di una sensibilità artistica che sfiora molti linguaggi pittorici dalla pittura fauve a quella simbolista, con uno sguardo alla scuola romana e in particolare a Mafai e a Sironi. Ma sempre con una sua autonomia di voce. Tra le opere esposte ci sono molti disegni, a tecniche miste, a china e a sanguigna. Un segno intenso, elegante e con forti contrasti chiaroscurali governa “L’interno della chiesa di S. Lorenzo a Sezze”, una delle sue opere più significative. Così come una irrefrenabile vitalità incornicia i tre momenti della vita di S. Carlo.




Tra le altre opere che compongono la mostra c’è ne una che colpisce in modo particolare. E’ “S. Carlo in preghiera davanti al crocifisso”, un dipinto di alta solennità compositiva carico di un profondo richiamo spirituale. Non possiamo poi non notare in mostra la libera e creativa interpretazione del gioco delle vele gotiche e delle possenti navate della Cattedrale di Sezze con sorprendenti ricerche luministiche in toni crepuscolari. Merita attenzione anche “L’angelo e S. Carlo”, un lavoro a tecnica mista e collages di alta rievocazione spirituale con forti cadenze poetiche. In un lungo incontro avuto con l’artista ho subito percepito quanto sia stato importante per Brusca realizzare questo ciclo di opere. Non è solo una testimonianza sulla vita di S. Carlo, scritta con una straordinaria interpretazione creativa tra fantasia e storia, ma è anche una tappa onorevole della sua carriera artistica e della sua vita.




Redazione

Il sito del settimanale 'Nuovo Corriere Laziale' testata che segue lo sport giovanile e dilettantistico della regione Lazio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *