Referendum Atac: solo il 16,37% al voto

Referendum Atac: solo il 16,37% al voto

di Francesca EMPLER

Nella giornata di domenica 11 novembre, i cittadini hanno avuto modo di votare per il referendum riguardo la messa a gara dei trasporti pubblici di Roma, dalle otto di mattina fino alle otto di sera.




L’affluenza, fermandosi al 16,37%, non ha raggiunto il quorum necessario del 33,3% per permettere la validità. I partiti si sono così schierati: a favore della liberalizzazione Pd, FI, industriali di Unindustria, mentre dalla parte del no M5S, Lega, LeU-SI e i sindacati.




La sindaca di Roma Virginia Raggi su Twitter si mostra contenta del risultato, sottolineando la volontà dei cittadini che l’Atac resti pubblica e promettendo impegno e dedizione nella risoluzione dei problemi con l’acquisto di 600 autobus nuovi, il riammodernamento delle metropolitane, una maggiore presenza di controlli e corsie preferenziali.




Il parlamentare radicale Riccardo Magi si dice soddisfatto del risultato considerando le condizioni date. Inoltre, sempre Magi, considera assurda la presenza del quorum e, di conseguenza, si appelleranno al Tar. Sono stati sempre i Radicali a denunciare nella giornata di domenica pomeriggio il caos ai seggi: molti cittadini non hanno avuto la possibilità di votare, in particolare molti presidenti avrebbero impedito di votare a chi non era in possesso della tessera elettorale. Secondo il regolamento, invece, bastava portare alle urne il documento di identità. Il Comune, però, non rimane in silenzio e risponde alle accuse sostenendo di aver dato una chiara indicazione ai seggi: in caso dell’esibizione della tessera elettorale, il Presidente non avrebbe dovuto timbrare per certificare il voto.




Un’affluenza alle urne decisamente bassa: circa 386.900 cittadini su 2.363.989 iscritti al voto. Bisognerebbe interrogarsi sulla scelta dei cittadini e notare soprattutto la pochissima pubblicizzazione del referendum, assente sulle comunicazioni pubbliche del Comune. Ora non resta che accettare il risultato ottenuto e sperare che le promesse vengano mantenute.




Redazione

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