L’Arte in corsia. Le opere di Giovanni Fisco all’Ospedale di Sciacca.
di Giuseppe MASSIMINI
Lo spazio della hall antistante il reparto di Nefrologia e dialisi dell’Ospedale di Sciacca si arricchisce di diverse opere di Giovanni Fisco. Raggiungo al telefono il dott Maurizio Virnuccio del reparto di Nefrologia. Come è nato questo progetto? “Dopo la fine dei lavori ci veniva consegnato il nuovo reparto di Nefrologia, al terzo piano dell’Ospedale San Giovanni Paolo II di Sciacca. La sala d’ingresso che rappresentava il crocevia che collegava il reparto alla sala dialisi e a tutti gli altri locali della nostra U.O., adibita a sala di attesa per i pazienti, risultava un ambiente spazioso, luminoso, ma anonimo, grigio, privo di colore e poco accogliente. Accentuava il senso di solitudine e di sofferenza. Il ritrovamento di alcune lastre di cartongesso inutilizzate e lasciate lì come materiale di scarto ha fatto nascere l’idea di trasformare la materia inerte senza valore in vere e proprie opere d’arte… A chi potevamo affidare questo compito gravoso? Abbiamo subito pensato a un nostro amico e paziente, l’artista e ceramista Giovanni Fisco. La sua risposta non si è fatto attendere. Si è messo subito al lavoro e ha realizzato ben 17 opere pittoriche tra pannelli in cartongesso e tele di varie dimensioni”. Chiunque conosce Giovanni Fisco rimane sicuramente colpito da queste ultime opere che ben sintetizzano tutta la sua ricerca sempre tessuta da citazioni profonde e da una piena sapienza pittorica a cui si aggiunge la forza del segno e del colore.

“La vita mi ha portato sempre verso il nuovo, in un continuo ricercare”, ama ripetere Giovanni Fisco a chi visita la sua bottega d’arte alle porte del centro storico di Sciacca in provincia di Agrigento. E anche se nella sua ricerca si è stretto intorno a tanti maestri da Picasso a l’arte africana passando per i colori esplosivi dell’arte fauves, ha saputo allargare sempre il proprio orizzonte fino a raggiungere una sua autonomia di voce come nei primi lavori, i Contadini saccenti, marcati dal sudore della fronte. In queste ultime opere, dipinte appositamente per l’ospedale di Sciacca, passato e presente convivono con una vitalità cromatica che non conosce confini. Volti sovrapposti e figure, orlati da un segno nero, si affollano sulla tela. E’ la voce di una lucidità interiore e di una registrazione attenta alle cose del quotidiano risucchiata, come la musica di un verso, nel cielo della pittura. Armonia di segno e di colore si fondono in un’unica linea narrante, la linea della bellezza. Per Giovanni Fisco questo lavoro è stato sicuramente un’esperienza unica. Indimenticabile. Un esempio di arte utile anche dal punto di vista psicoanalitico. Del resto come ci ricorda il dott. Maurizio Virnuccio “L’arte è effettivamente in grado di generare benessere nei pazienti come confermato da oltre 3000 studi condotti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità”.